Il ginecologo nella stanza d’albergo con l’inviata delle Iene
4 minuti per la letturaNella Bari che conta lo definiscono «il ginecologo dei vip». «Donne facoltose, coppie dell’alta borghesia in crisi. Tutti pronti a rivolgersi a lui, un vero luminare nel suo campo. Siamo davvero increduli». Sono trascorse meno di 24 ore e l’incredulità si taglia a fette nel mondo della medicina barese, ma soprattutto tra gli eleganti palazzoni del centro città. Siamo in una delle vie dello shopping, a due passi dalla stazione ferroviaria e dallo studio professionale del noto ginecologo, 68 anni, messo nei guai da Le Iene. E nei confronti del quale è già scattata un’indagine interna dell’Ordine dei medici, alla quale potrebbe aggiungersi anche un fascicolo di inchiesta da parte della Procura di Bari. Al momento però non risulterebbero denunce o segnalazioni giunte sulle scrivanie della magistratura, che intanto ha già visionato il materiale video.
La trasmissione televisiva di Italia Uno ha mandato in onda martedì sera un servizio – girato la scorsa estate, a fine giugno – dove l’uomo, molto conosciuto e stimato negli ambienti dell’alta medicina, con numerosissime pubblicazioni e ricerche scientifiche alle spalle, tradotte anche all’estero – avrebbe proposto ad alcune sue pazienti un’insolita terapia per guarire dall’infezione da papilloma virus e prevenire così il tumore all’utero a esso correlato. In che modo? Consumando dei rapporti sessuali con lui, vaccinato nel 2006 contro questo virus, l’Hpv, la più comune infezione sessualmente trasmessa e che colpisce sia i maschi che le femmine.
Dopo aver raccolto le testimonianze di alcune presunte vittime – nel servizio c’è il racconto di una donna e la brevissima dichiarazione di una coppia – la trasmissione Mediaset ha deciso di volerci vedere chiaro mandando in Puglia uno degli inviati, Alice Martinelli, e una finta paziente. Una 36enne clinicamente sana, ma alla quale il ginecologo, dopo una scrupolosa visita e alcune domande sulle abitudini sessuali, avrebbe comunque raccomandato la stessa terapia di «bonifica» per consentirle di alzare le barriere immunitarie contro questo pericoloso virus. Il professionista spiega alla donna di aver guarito in questo modo diverse pazienti e di aver applicato lo stesso metodo alle sue specializzande quando insegnava all’Università (lui è in pensione da qualche anno ma esercita privatamente la professione).
«Io dono anticorpi e guarigioni» dichiara l’uomo nel video mantenendo la calma anche quando la iena fa irruzione nella camera d’albergo, trovandolo in slip per iniziare questa terapia di vaccinazione con la paziente (ingaggiata dal programma tv per smascherarlo). «Lo faccio per un mio fatto di studi e di ricerca e anche per le persone che ho salvato» spiega quasi incredulo il 68enne mostrando i numerosi messaggi di ringraziamento ricevuti da alcune sue pazienti, guarite dal virus, e telefonando in diretta ad almeno due di loro, per dimostrare l’utilità della sua terapia anti papilloma. Fin qui tutto quello che il programma televisivo ha montato e mandato in onda. Poi spetterà alla magistratura accertare le verità e le responsabilità.
«Per ora non posso rilasciare alcuna dichiarazione» dice il presidente dell’Ordine dei medici, Filippo Anelli, confermando però l’avvio di un’indagine interna. La stessa iena Martinelli, come si vede nel video, aveva comunque informato il ginecologo sull’intenzione di trasmettere tutto all’Ordine. Ma a quanto pare il rappresentante dei camici bianchi avrebbe solo nella giornata di ieri visionato il servizio e appreso così la notizia. Ma intanto in queste ore si moltiplicano le testimonianze sui social.
Come quella di Anna che racconta la sua esperienza dal suo profilo Facebook: «All’inizio le visite con lui erano nella norma (come si dovrebbe effettuare qualsiasi visita ginecologica o meglio qualsiasi visita medica), a distanza di tempo e a distanza di svariati tamponi per Hpv, più visite (per la modica cifra di 200 euro a visita), il medico in questione continuava ad illudermi del fatto che il vaccino per Hpv fosse inutile e poco attendibile per la prevenzione, che l’unica soluzione sarebbe stata quella di farmi trasmettere gli anticorpi di un uomo vaccinato poiché portatore e vaccinato. In questo caso ovviamente lo avrebbe dovuto far lui e, per evitare inutili gravidanze, il tutto tramite rapporti anali da lui effettuati». Infine l’appello: «Vaccinatevi tutti. Con questo virus non si scherza e può essere preso in tempo per evitare tumori al collo dell’utero».
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