Sul posto sono intervenuti i carabinieri
2 minuti per la letturaFerito all’addome e alla coscia per aver impedito ad un ragazzo senza green pass di entrare in discoteca. Un addetto alla sicurezza della discoteca Demodè di Modugno, alle porte di Bari, nella notte tra sabato e domenica, è stato ferito con due colpi di arma da fuoco davanti all’ingresso del locale. La vittima è un 45enne, l’uomo è stato ricoverato e operato, ora è in prognosi riservata nell’ospedale Di Venere di Carbonara.
Le indagini sulla ricostruzione dei fatti sono affidate ai carabinieri e coordinate dalla Procura di Bari, che hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Secondo una prima ricostruzione, l’episodio, il terzo in un mese in Puglia, è accaduto poco dopo le tre. Agli investigatori l’unico testimone oculare avrebbe riferito che il buttafuori avrebbe impedito l’ingresso al ragazzo perché sprovvisto di green pass, per questo sarebbe stato prima colpito con un pugno e poi ferito con due colpi di pistola.
L’aggressore, dopo il ferimento, sarebbe fuggito a piedi e poi forse si sarebbe dileguato a bordo di un’auto parcheggiata non lontano dal viale di accesso al locale. Al di là di quale sia stato il reale motivo, fatto sta che l’aggressore non avrebbe esitato a impugnare una pistola e fare fuoco, nonostante i diversi testimoni. SI tratta del terzo grave episodio in Puglia, i primi due si sono consumati a Barletta, dove ha perso la vita un giovane innocente, “reo” di aver rifiutato l’imposizione di offrire un drink; e a Bisceglie, dove un altro giovanissimo di Bari è stato accoltellato da un ragazzo di Cerignola.
Un omicidio e due tentati omicidi che riaccendono le polemiche sui controlli sulla movida. In settimana molto probabilmente in prefettura si riunirà il Comitato per l’ordine e la sicurezza per affrontare la questione: che ci sia una esplosione di violenza è purtroppo un dato di fatto e non si può più parlare di episodi isolati. Pur trattandosi di vicende slegate tra loro, c’è un filo conduttore: carenza di sicurezza e la facilità con cui circolano le armi.
Proprio la settimana scorsa, il governatore Michele Emiliano ha acceso i riflettori sulla questione che si sta trasformando in una emergenza: «Gli episodi di Barletta e Bisceglie dimostrano che esiste ancora, negli eventi legati alla movida, un elemento criminogeno. Questi reati possono essere comuni, quindi legati al consumo di alcol e droga, ma possono essere anche legati alla criminalità organizzata»: ha lanciato l’allarme il presidente della Regione.
Emiliano ha proposto l’uso del Daspo: «Questi locali vanno militarizzati e controllati con l’utilizzo del cosiddetto Daspo – ha sostenuto – se qualcuno si comporta male durante un evento di massa o in discoteca, gli va vietato di andare per strada, deve rimanere a casa la sera esattamente come succede allo stadio. Se poi c’è bisogno di aiutare i titolari di queste strutture a difendersi dalla pressione criminale, bisogna che le associazioni antiracket si occupino anche dell’altra faccia del successo turistico della Puglia».
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