2 minuti per la lettura
Peculato e falso, bufera su Pugliapromozione. L’indagine della Guardia di Finanza ha svelato un sistema rodato di appropriazione indebita di denaro pubblico. Sequestrati beni per 400mila euro.
BARI – Un terremoto giudiziario scuote Pugliapromozione, l’Agenzia del Turismo della Regione Puglia. Nell’ambito di un’indagine condotta dalla Procura di Bari, la Guardia di Finanza ha sequestrato beni del valore complessivo di 400mila euro in diverse province italiane, tra cui Bari, Torino, Cremona e Lodi. L’operazione ha permesso di ricostruire un complesso sistema di appropriazione indebita che coinvolge quattro persone, accusate a vario titolo di peculato, riciclaggio, falso e autoriciclaggio.
PECULATO E FALSO, BUFERA SU PUGLIAPROMOZIONE
Tra gli indagati spicca il nome dell’ex dirigente generale ad interim dell’agenzia, oggi deceduto, considerato dagli inquirenti il principale artefice del sistema fraudolento. A collaborare con lui ci sarebbe stato l’allora responsabile dell’ufficio pagamenti, figura chiave nel meccanismo di distrazione dei fondi pubblici.
160 MANDATI DI PAGAMENTO PER SCOPI PRIVATI
Secondo quanto emerso, il dirigente avrebbe sfruttato la carta di credito ricaricabile assegnatagli per fini istituzionali per effettuare ben 160 operazioni illecite. Prelievi in contanti, viaggi personali, acquisti di attrezzature per la ristorazione e materiali per il confezionamento alimentare: tutte spese che, in realtà, avrebbero beneficiato una ditta intestata al figlio del dirigente stesso.
Le causali utilizzate per giustificare i movimenti di denaro – come “fondo cassa”, “rimborso”, “premi assicurativi” o “contributi a carico del personale” – erano spesso generiche o fuorvianti, in netto contrasto con il regolamento amministrativo e contabile dell’agenzia.
L’operazione della Guardia di Finanza, su mandato del Tribunale di Bari, rappresenta una svolta nel contrasto all’uso improprio di fondi pubblici. «L’indagine ha permesso di disvelare un rilevante utilizzo di denaro pubblico per fini esclusivamente personali da parte del Dirigente generale ad interim (e dirigente amministrativo pro-tempore) poi deceduto, dell’Agenzia del Turismo della Regione Puglia», spiegano in una nota gli inquirenti.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA