X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

Fatture false per 22 milioni: denunciati a Bari cinque imprenditori. Il meccanismo fraudolento emerso, una frode di tipo “carosello”, ha coinvolto un gruppo di nove imprese, di cui quattro con sede in Ungheria.


BARI – La Guardia di Finanza di Bari ha smascherato una frode fiscale da 22 milioni di euro. Denunciati cinque imprenditori accusati di aver emesso e utilizzato fatture false per ottenere vantaggi fiscali illeciti. L’operazione, condotta dai finanzieri del comando provinciale di Bari, ha portato al sequestro preventivo di beni per un valore di 2,7 milioni di euro, come disposto dal gip su richiesta della Procura. Il sequestro riguarda disponibilità economiche, saldi attivi di conti correnti, quote societarie, autovetture e immobili riconducibili agli imputati.

FATTURE FALSE PER 22 MILIONI: 5 IMPRENDITORI DENUNCIATI A BARI

Il meccanismo fraudolento emerso, una frode di tipo “carosello”, ha coinvolto un gruppo di nove imprese, di cui quattro con sede in Ungheria. L’obiettivo era quello di ottenere illeciti vantaggi fiscali tramite l’indebita detrazione dell’IVA. Una pratica che ha permesso alle imprese coinvolte di abbattere i costi di acquisto, praticare prezzi competitivi e acquisire una posizione dominante nel mercato.

LE SOCIETÀ FANTASMA

Le indagini, avviate dalla Compagnia di Monopoli sotto il coordinamento del Gruppo Bari, hanno rivelato l’utilizzo di società “fantasma” (cosiddette “cartiere”). Società prive di effettiva operatività e sostanza patrimoniale. Queste società, interponendosi tra il cedente comunitario e l’acquirente nazionale, hanno creato un meccanismo che ha permesso di far ricadere il debito IVA sulle prime, debito che però non è mai stato versato. In tal modo, le imprese coinvolte hanno potuto beneficiare di un vantaggio fiscale illecito, abbassando artificiosamente il costo dei prodotti commercializzati e portando sul mercato prezzi estremamente concorrenziali.

L’operazione ha consentito alla Guardia di Finanza di recuperare a tassazione l’IVA evasa e di fare luce su un sistema illecito che danneggia l’economia nazionale, creando distorsioni nel mercato e arrecando danni alle imprese che operano onestamente.

LE ACCUSE

I cinque imprenditori denunciati sono accusati di vari reati, tra cui l’emissione e l’utilizzo di fatture false, con l’aggravante di aver messo in atto una frode fiscale su larga scala, coinvolgendo diverse società e imprese, alcune delle quali con sede all’estero. Le indagini sono ancora in corso, con ulteriori sviluppi previsti nelle prossime settimane.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE