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Si è svolto oggi il funerale del bimbo trovato morto nella culla termica di una chiesa di Bari . Il sindaco Leccese: «si chiamerà Angelo».
BARI- Fiori bianchi , palloncini e tanta commozione al cimitero monumentale di Bari dove quesa mattina, sabato 18 gennaio 2025, è stato celebrato il funerale, del piccolo trovato senza vita nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista. Un momento di profondo dolore e risflessione durante il rito funebre celebrato dall’arcivescovo Giuseppe Satriano,.Al funerale ha partecipato anche il sindaco di Bari, Vito Leccese.
Il piccolo era stato trovato morto il 2 gennaio nella culla termica della chiesa san Giovanni Battista di Bari. La morte del piccolo ha sconvolto la comunità barese. «È un momento di dolore e di lutto in cui ogni parola diventa inutile e dannosa. È un qualcosa che ci fa molto riflettere, perché una cosa che era pensata per la vita si è rivelata una trappola mortale. Questo non può che rattristare tutti. Il mio pensiero va soprattutto alla mamma che aveva visto in questa culla un momento di opportunità». Così l’arcivescovo di Bari, monsignor Giuseppe Satriano, al termine del funerale del bimbo trovato.
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«Forse a livello nazionale – ha aggiunto il vescovo – si dovrebbe prendere un impegno per una maggiore attenzione affinché questi servizi, che sono un’opportunità di vita, possano diventare oggettivamente sicuri. In questo momento – ha detto ancora Satriano – dobbiamo tanta discrezione e tanta delicatezza verso tutti. Spesso questi eventi diventano un’occasione per parlare, invece dobbiamo far fare alla magistratura il lavoro che deve fare. Che serve a migliorare la vita, non a condannare qualcuno e trovare un capro espiatorio».
Satriano ha anche aggiunto di non aver voluto prendere «l’onore e la presunzione» di dare un nome al bambino, «ma per noi è stato un angelo, che ci ha lasciato un messaggio importante. Molto probabilmente metteremo questo nome, il sindaco metterà questo nome, lascio a lui la decisione. Questo bimbo senza nome ci ricorda altri bimbi senza nome morti in situazioni drammatiche». Per la morte del bambino sono indagati per omicidio colposo il parroco, don Antonio Ruccia, e il tecnico Vincenzo Nanocchio, che installò la culla nel 2014 e lo scorso 14 dicembre ne cambiò l’alimentatore.
Si chiamerà Angelo il bimbo morto nella culla termina della chiesa di Bari, lo ha annunciato al temrine del funerale il sindaco della città. «Abbiamo deciso di chiamare il piccolo Angelo, riprendendo le parole con cui l’arcivescovo ha concluso la sua omelia. Riposa in pace piccolo fratello, angelo che hai toccato nel profondo le nostre vite», ha detto il sindaco.
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