L’imprenditore Gaetano Liantonio con una delle sue tante bottiglie di vini pregiati
3 minuti per la letturaCORATO – Oggi l’ultimo saluto di Corato, e non solo, a Gaetano Liantonio, notissimo imprenditore pugliese, titolare dell’azienda vitivinicola Torrevento ed esponente di primo piano di Confagricoltura regionale. Liantonio si è spento mercoledì scorso, all’età di 91 anni, dopo essersi occupato della “sua” Torrevento per circa 70 anni.
Fu lui infatti a rilanciare, nel 1950 – dopo aver ereditato la tenuta Torrevento a Corato – l’azienda vitivinicola fondata dal padre Francesco, poi diventata un emblema della Puglia. Dopo una ristrutturazione tecnologica, proseguì fino agli anni ‘90 l’attività produttiva con delle tecniche innovative.
Gaetano Liantonio cercò, seguendo le orme del padre, di ampliare la superficie vitata di proprietà sui circa 57 ettari di terreno disponibili e di produrre dei vini pregiati utilizzando uve autoctone tipiche di Puglia. Via via, venne fuori una linea di vini rinomati che portò l’azienda a ottenere successi anche internazionali.
Partendo dalla Doc e dall’Igp “Castel del Monte” fino ad arrivare agli altri vini pugliesi, che furono poi esportati negli Stati Uniti, nel Regno Unito e anche, in seguito, in alcune catene di alberghi del gruppo di Charles Forte e su alcune compagnie di linea aeree.
Sposato con Pina Capano, scomparsa circa quattro anni fa, e padre di tre figli – Francesco, Anna e Rosalla -, Gaetano Liantonio è stato a lungo anche una figura di spicco all’interno di Confagricoltura Puglia, nell’Unione provinciale agricoltori di Bari, ricprendo diversi incarichi anche di livello nazionale nel settore vitivinicolo. Era noto come una persona estremamente determinata, ma anche estremamente generosa.
Si è spesso prodigato in opere di beneficenza, il più delle volte mantenendo anche uno stretto riserbo. Sempre avendo la moglie al fianco, aveva avviato la coraggiosa e costante innovazione tecnologica alla loro tenuta ai piedi del Castel del Monte. Un’attività che non è mai fermata e che è via via proseguita con il figlio Francesco, che ha poi assunto la gestione dell’azienda del papà e del nonno.
Negli anni, si è quindi arrivati a nuove acquisizioni di terreni portato e a ulteriori produzioni di vitigni anche in altre zone tipiche della Puglia, passando dal bianco di Locorotondo al Salice salentino, al Negramaro.
Tantissimi i premi e i riconoscimenti ottenuti, anche di carattere internazionale, che generalmente festeggiava nella sua azienda, insieme ai propri familiari e ai più stretti collaboratori. Che sono stati e sono ancora tanti, compresi i nipoti che fanno ormai parte della quarta generazione nell’azienda di famiglia.
Tantissimi i messaggi di cordoglio giunti ai propri familiari per la sua scomparsa. Tra questi, anche quello del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. «Ci lascia un uomo straordinario, che ha costruito un pezzo importante della nostra storia agricola e imprenditoriale – ha detto Emiliano -.
Uomo forte, tenace, generoso, lungimirante, legato profondamente alla sua terra, alle sue vigne, alla sua azienda e che ha contribuito a dare lustro e valore alla sua amata Puglia. Sono certo mancherà moltissimo ai suoi cari ma anche a tutti noi. Provo un grande sentimento di gratitudine per l’esempio che è stato e che spero possa essere soprattutto per le giovani generazioni». I funerali si terranno oggi a Corato, alle ore 16, nella parrocchia Maria SS. Incoronata.
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