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Fu il barone de Coubertin in persona a scegliere chi avrebbe ospitato le Olimpiadi del 1924: stava per lasciare la presidenza del CIO e voleva dare una seconda possibilità alla sua città.

Fu il barone de Coubertin in persona a scegliere chi avrebbe ospitato le Olimpiadi del 1924: stava per lasciare la presidenza del CIO e voleva dare una seconda possibilità alla sua città, per far dimenticare la brutta figura del 1900. Parigi non era più la grande capitale della Belle Époque, ma la Ville Lumière conservava intatto il suo fascino straordinario e così, anche grazie all’intervento del Governo, la manifestazione fu un grande successo e la Francia il primo Paese ad aver organizzato due edizioni dei Giochi.

Tra i circa tremila atleti in gara, un posto speciale nel cuore di critici e tifosi lo conquista “il finlandese volante”: Paavo Nurmi si era già fatto notare ad Anversa, ma adesso si consacra come uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi, vincendo 5 ori, di cui due a soli 90 minuti l’uno dall’altro. A Parigi, è l’ultima volta del rugby come disciplina Olimpica, cancellato per la violenta rissa scoppiata dopo la finale in cui gli Usa battono la Francia: a scontrarsi sono sia i giocatori che il pubblico e per gli organizzatori è veramente troppo…

Più di mezzo secolo dopo il 1924, un film avrebbe commosso milioni di spettatori ricostruendo una strana storia di sport e religione che ha legato due atleti della VIII Olimpiade, i velocisti inglesi Eric Liddel e Harold Abrahams: è “Momenti di Gloria”, il grande capolavoro di Hugh Hudson vincitore di 4 Premi Oscar.

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