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Un momento delle riprese

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Realizzato a Cosenza con la regia del calabrese Giacomo Triglia, il videoclip de “L’albero delle noci” di Brunori Sas sa di cinema e Calabria


«AVEVAMO un budget limitato perciò abbiamo deciso di coinvolgere la mia famiglia così ce la siamo cavata con qualche teglia di pizza». Scherza così Brunori Sas raccontando della realizzazione del videoclip de “L’albero delle noci”, brano con cui è in gara alla 75esima edizione del Festival di Sanremo. Ma la realtà è ben diversa. Anche il videoclip, come la canzone, ci fa entrare nella dimensione familiare di Dario Brunori.

Scritto da Dario Brunori assieme a Giacomo Triglia, che ne è anche regista, è stato pubblicato ieri (12 febbraio). Realizzato con la partecipazione della famiglia del cantautore e nella sua città, vede il contributo della Calabria Film Commission.
«Il video ha avuto una gestazione abbastanza lunga, non riuscivamo a trovare un’idea che ci convincesse a pieno e che rendesse giustizia al tenore della canzone» racconta Brunori.

«Poi Giacomo Triglia mi ha fatto vedere un film di Béla Tarr, “Le armonie di Werckmeister”, e ci siamo ispirati alla rappresentazione vivente del sistema solare per la scena in cui ho coinvolto tutta la mia famiglia, a partire da mia figlia. Come una sorta di festa di compleanno, Fiammetta è guidata da me in un gioco in cui lei interpreta il Sole. E al centro della stanza illumina tutti gli altri pianeti, tutti noi. Allo stesso tempo volevamo che il video avesse qualcosa di magico, da qui la corsa di Fiammetta tra i pianeti. E poi l’inizio e la fine, con questo “canguro tra passato e presente” in cui appare idealmente una Fiammetta adulta che ritorna sul luogo della festa e ricorda quel momento con nostalgia, lo stesso sguardo malinconico con cui ci guarda mentre noi tutti andiamo via».

«Ci piaceva l’idea che il video avesse un tenore cinematografico – prosegue il cantautore – . Per questo lo abbiamo girato in pellicola, optando per delle scelte di quasi totale piano sequenza per dare l’idea di un tempo che non fosse collegato esattamente alla musica, ma che raccontasse un mood».
Il luogo che ha ospitato le riprese è la cooperativa sociale e di inclusione l’Arca di Noè di Carolei (Cs). Ancora una volta un elemento che rafforza il suo legame con la sua terra.
Domani l’uscita dell’album di Brunori che conterrà anche il brano di Sanremo da cui prende il nome.

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