INDICE DEI CONTENUTI
Scoperta sensazionale alla Morgan Library di New York: ritrovato un manoscritto inedito di Fryderyk Chopin.
Alla Morgan Library and Museum di New York è stato ritrovato un manoscritto inedito di Fryderyk Chopin, riemerso casualmente tra i cimeli conservati in una cassaforte. A scoprire l’opera del celebre pianista polacco è stato Robinson McClellan, curatore musicale della biblioteca, il quale, rovistando tra vari oggetti custoditi in una cassaforte, ha notato un foglio rovinato sopra il quale compariva un nome che ha catturato subito la sua attenzione: Chopin.
Incuriosito, McClellan ha immediatamente scattato una foto del documento e l’ha inviata a Jeffrey Kallberg, rinomato studioso del noto compositore e professore alla University of Pennsylvania. «Sono rimasto scioccato – ha dichiarato Kallberg ai media americani – sapevo di non averlo mai visto prima». Dopo un’accurata analisi condotta dalla Morgan Library, si è giunti alla conclusione che si tratta di un valzer sconosciuto del grande compositore, un ritrovamento straordinario, che segna la prima scoperta di un’opera inedita di Chopin in oltre mezzo secolo.
IL MANOSCRITTO INEDITO DI CHOPIN
Il manoscritto, secondo le stime, risale al periodo tra il 1830 e il 1835, quando Chopin, ancora ventenne, stava emergendo come uno dei più grandi pianisti e compositori dell’epoca. Gli studiosi hanno riscontrato alcune peculiarità nell’opera: sebbene il brano sia completo, il valzer si distingue per la sua brevità rispetto agli altri composti da Chopin. Con 48 battute e una ripresa finale, il pezzo ha una durata complessiva di circa 80 secondi. L’opera, in La minore, presenta un insolito “triplo forte” (fff), una scelta di espressione dinamica che aggiunge ulteriore interesse al ritrovamento.
CHOPIN: IL POETA DEL PIANOFORTE
Fryderyk Chopin, conosciuto come il “poeta del pianoforte,” è considerato uno dei pianisti e compositori più influenti dell’Ottocento. Nato in Polonia nel 1810 e scomparso a Parigi nel 1849, Chopin ha dedicato tutta la sua opera al pianoforte, rivoluzionando la tecnica e la sonorità dello strumento. Con il suo talento, ha elevato forme musicali popolari e la cosiddetta “musica da salotto” a vette artistiche senza precedenti. A eccezione di alcune rare opere da camera, come i 17 canti polacchi per voce e pianoforte, op. 74 (1827-1847), e la sonata per violoncello e pianoforte, op. 65 (1835-1846), Chopin ha concentrato la sua creatività sulla composizione per pianoforte solo.
A differenza di altri celebri pianisti-compositori della prima metà dell’Ottocento, come Karl Czerny, Johann N. Hummel, Friedrich Kalkbrenner, John Field e Ignaz Moscheles, Chopin si distingue per l’originalità delle sue creazioni pianistiche e per la profondità espressiva della sua musica. Nelle sue composizioni di “musica da salotto” – dalle mazurche ai valzer, fino ai notturni – Chopin superò il carattere leggero e convenzionale che spesso accompagnava queste forme, infondendo in esse una sensibilità e una sofisticazione senza precedenti. Con gli studi op. 10 (1829-1832) e op. 25 (1829-1836) e i preludi op. 28 (1839), egli rivoluzionò la tecnica del pianoforte, mentre opere di maggiore respiro, come scherzi e ballate, rivelano una complessità contrappuntistica e un rigore formale che sottolineano il genio del compositore.
IL VALZER INEDITO
Questo valzer inedito rappresenta una scoperta dal valore storico e artistico inestimabile e apre nuove possibilità di studio sulla produzione di Chopin, sulla sua concezione musicale e sui momenti forse meno noti della sua evoluzione artistica. La Morgan Library and Museum, che custodisce una delle collezioni musicali più prestigiose al mondo, ha annunciato che saranno divulgati ulteriori dettagli sull’opera nei prossimi mesi, accendendo già la curiosità di appassionati e studiosi di tutto il mondo.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA