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Il rock ha trionfato sul palco del Festival di Sanremo con la vittoria dei Maneskin. Dopo giorni di classifiche che vedevano Ermal Meta in vetta, la rock band con “Zitti e buoni” ha segnato quello che è stato forse il festival più rivoluzionario della storia. O comunque, sicuramente, fuori dal comune.
Secondi Fedez e Francesca Michielin con “Chiamami per nome”, contrariamente a ogni aspettativa di televoto, avendo Chiara Ferragni (moglie di Fedez) scomodato anche i follower australiani. Terzo posto invece per Ermal Meta con “Un milione di cose da dirti”, lui che forse pensava di avere la vittoria in pugno. E invece si è beccato solo il premio dell’Orchestra per la migliore composizione musicale. Meglio di niente.
Immediatamente sotto al podio, Colapesce e Dimartino. Apprezzatissimi dalla sala stampa, si sono piazzati al quarto posto con “Musica leggerissima”. Una canzone dal motivetto che rimane in testa e non va più via, anche se non è proprio un capolavoro. Quinto posto invece per Irama, forse vincitore morale di questa edizione, che si è guadagnato un posto in top five in questo Festival senza neanche parteciparvi. E neppure per colpa sua. E forse “La genesi del tuo colore” un premio di consolazione lo avrebbe meritato.
Sesto posto per Willie Peyote con “Mai dire mai (la locura)”. A quanto pare l’unica canzone di questo Sanremo che non parla d’amore. L’unica canzone che ha sollevato la questione dei lavoratori dello spettacolo, in questo Festival forse non messa proprio in risalto. E meno male che doveva essere il Festival della ripartenza. Intanto il rapper torinese si è aggiudicato il premio alla critica “Mia Martini”.
“Dieci” di Annalisa si è piazzata invece in settima posizione, seguita dalla giovanissima Madame. Lei, appena diciottenne, ha vinto il premio per il miglior testo con “Voce”, una canzone d’amore ovviamente. Orietta Berti con “Quando ti sei innamorato” al nono posto, ma è l’unica vera vincitrice del Festival perché è l’unica che canta – e lo ha sottolineato più volte – come si faceva una volta, senza ‘aiutini’ moderni. E in questo festival ha espresso un desiderio: “duettare con Ermal ‘Metal’ e con i ‘Naziskin’ “. Ma poi si è scusata per la gaffe.
La voce perfetta di Arisa si è piazzata in decima posizione con “Potevi fare di più”. A seguire una delle novità di questo festival: La Rappresentante di lista con “Amare”. Ovviamente, ma si capisce, due canzoni d’amore. Uno finito, l’altro forse no. Ma comunque canzoni d’amore. Strano!
Dodicesimo posto per coloro che hanno portato un po’ di balera al Festival della canzone italiana: Extraliscio e Davide Toffolo. Quelli che non ci si aspetterebbe mai di vedere a Sanremo, e invece ci sono stati, con “Bianca luce nera”. Tredicesimo gradino per Lo Stato sociale. La band ha provato ad eguagliare il successo di “Una vita in vacanza” con “Combat pop”, ma forse hanno avuto più successo come “illusionisti” sul palco dell’Ariston, tra un cambio di personaggio e un trucco di magia.
Quattordicesimo e quindicesimo posto a due donne. La prima è Noemi con “Glicine”, la seconda Malika Ayane con “Ti piaci così”. Due brani di rinascita e di riscoperta di sé. Strano che non siano due canzoni d’amore. O forse un po’ si. Fulminacci, reduce dal premio Tenco e conosciuto proprio per i suoi testi ricchi di contenuti, per questo Festival ha deciso di travolgere tutto. Con “Sanramarinella”, una canzone che parla di cosa? D’amore ovviamente. Sedicesimo posto per lui.
Max Gazzè si è invece piazzato al diciassettesimo posto. Dopo Achille Lauro che lo scorso anno in gara ha interpretato ogni sera un personaggio diverso, anche Max Gazzè con “Il farmacista” ha voluto dedicarsi al trasformismo. Forse però il risultato non era quello sperato.
Diciottesima posizione per “Parlami” di Fasma che però ha già raggiunto un grande traguardo, passando dalla categoria Nuove Proposte a Campioni. Diciannovesima posizione invece per Gaia. Fresca fresca dalla scuola di Amici di Maria De Filippi, ha creato un po’ di confusione. Ma chiariamo, non era “Musica e il resto scompare”, era “Cuore amaro”. E non era Elettra Lamborghini, era Gaia.
Coma Cose al ventesimo posto con “Fiamme negli occhi”, probabilmente perché al pubblico è rimasto impresso il litigio della ragazza con il parrucchiere anziché la canzone stessa. Ghemon invece, si piazza al ventunesimo posto con una canzone che sicuramente non descrive il suo Sanremo: “Momento perfetto”.
Francesco Renga è stato oggetto di studio da parte degli esperti. Con “Quando trovo te” sono state più le volte che ha stonato che quelle in cui ha intonato un ritornello. Ma per questa volta lo si perdona. Purché non canti due volte consecutive (come è invece successo per problemi tecnici). Intanto si piazza in ventiduesima posizione. Segue Gio Evan, al ventitreesimo posto con “Arnica”. Ma più che la sua canzone forse sono rimasti impressi i suoi pantaloncini corti. Probabilmente come filosofo rende meglio.
Con “E invece si” Bugo, che ci ha tenuto a far sapere che c’è, nonostante qualcuno ancora lo stia cercando, si piazza al ventiquattresimo posto. Probabilmente sarà più felice Morgan del risultato. In venticinquesima posizione con “Ora” invece c’è il più gettonato sui social, colui che è stato il protagonista assoluto delle parodie sanremesi. Aiello adesso posta foto di una classifica di Sanremo 1983 con un venticinquesimo posto occupato da Vasco. Auguri Aiello!
Random, con “Torno a te”, è colui che chiude ufficialmente l’ultimo posto della classifica di questa settantunesima edizione del Festival. Ma lui colleziona già milioni di views e di stream, non dovrebbe interessargli più di tanto.
Festival di Sanremo 2021: ecco la classifica completa dei big in gara
- Maneskin – Zitti e buoni
- Francesca Michielin e Fedez – Chiamami per nome
- Ermal Meta – Un milione di cose da dirti
- Colapesce Dimartino – Musica leggerissima
- Irama – La genesi del tuo colore
- Willie Peyote – Mai dire mai (la locura)
- Annalisa – Dieci
- Madame – Voce
- Orietta Berti – Quando ti sei innamorato
- Arisa – Potevi fare di più
- La Rappresentante di Lista – Amare
- Extraliscio feat. Davide Toffolo – Bianca luce nera
- Lo Stato Sociale – Combat pop
- Noemi – Glicine
- Malika Ayane – Ti piaci così
- Fulminacci – Sanramarinella
- Max Gazzè – Il farmacista
- Fasma – Parlami
- Gaia – Cuore amaro
- Coma_Cose – Fiamme negli occhi
- Ghemon – Momento perfetto
- Francesco Renga – Quando trovo te
- Gio Evan – Arnica
- Bugo – E invece si
- Aiello – Ora
- Random – Torno a te
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