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Un momento della manifestazione

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È un oceano di giovani quello che ha invaso stamane 182 piazze d’Italia per il #ClimateStrike dopo il grido di allarme – lanciato nel 2018 con una protesta quotidiana davanti al Parlamento e proseguita poi tutti i venerdì – dalla sedicenne svedese Greta Thunberg per spronare i governi ad adottare misure concrete sul climate change.

La generazione Greta ha chiesto ai governi di tutto il mondo di salvare il pianeta con azioni che vadano oltre le intenzioni degli accordi politici, perché la Terra è in pericolo. È in gioco la sopravvivenza di tutti, come avvertono da anni i rapporti delle agenzie internazionali, non ultimo quello dell’Onu: «entro il 2030 è imperativo accelerare misure in risposta alla vulnerabilità climatica».

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«Greta ci ha aperto gli occhi su questa emergenza», dicono Anita ed Eleonora, di un liceo lombardo; “In Greta we trust” recita uno dei cartelli della manifestazione romana #FridaysforFuture; “Greta non sei sola”, si legge sullo striscione di Legambiente al corteo di Milano. Ma chi è Greta Thunberg? Grazie ai social – Instagram è quello prediletto con cui si sono dati appuntamento – la ragazza ha conquistato una visibilità globale diventando simbolo positivo della sua generazione. A Milano come a Roma la partecipazione è elevatissima. I ragazzi lamentano la latitanza sui social media italiani su questo tema; all’estero non è così, dicono. L’adesione al #FridaysforFuture è trasversale: nonni che hanno a cuore il futuro dei nipoti, genitori con bambini, qualche classe elementare e materna, scienziati, agricoltori come Barbara Giorgi di Coldiretti: «Un’agricoltura sostenibile è ormai improcrastinabile».

A Roma, la nazionale di taekwondo ha partecipato insieme agli allenatori, presenti anche le associazioni ambientaliste e produttive.

La generazione #Greta ha dato un segnale forte anche a chi fa o ha fatto politica in passato. A Milano c’erano Emanuele Fiano del Pd che ha sottolineato l’urgenza di azioni condivise, la parlamentare europea del M5S Eleonora Evi, per la quale «è tempo di scelte coraggiose in materia ambientale». «È nato un movimento di consapevolezza dal basso, dei giovani», ha dichiarato Giovanna Melandri, in corteo con la figlia.

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Secondo Barbara Meggetto, presidente Legambiente Lombardia, l’adesione stimata, nella sola Milano, è stata fra i 15 e i 30 mila studenti. «È necessario portare il tema ambientale e la sostenibilità nelle scuole, perché è trasversale a tutte le materie»

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