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Antonello Venditti riceve la Lupa Capitolina: «Rendiamo Roma great again». In Campidoglio, un evento che celebra l’amore per la città eterna e la sua anima indomabile.
ROMA – Una cerimonia intrisa di emozione, orgoglio e amore per la città eterna ha visto il cantautore Antonello Venditti ricevere dalle mani del sindaco Roberto Gualtieri la prestigiosa Lupa Capitolina, simbolo di riconoscimento per il suo straordinario contributo alla cultura e all’identità romana. «Sono onorato, emozionato. Questa è casa mia, Roma è casa mia», ha dichiarato il cantautore, visibilmente commosso. Venditti, voce inconfondibile della romanità, ha ricambiato il gesto simbolico donando al sindaco il suo iconico cappello bianco. «Il cappello è il simbolo della mia vita – ha spiegato – dove lo appoggio è casa mia. Lo consegno al sindaco come segno d’amore per tutti voi».
ANTONELLO VENDITTI: L’AMORE PER ROMA
Nel suo discorso, Venditti ha esaltato il rapporto complesso e viscerale che lega i romani alla loro città, un sentimento fatto di passione e tolleranza anche per i suoi difetti. «Amo Roma in tutte le sue forme. Ho una vocazione che mi fa amare Roma in tutte le sue forme. Siamo arrivati ad amare le buche, sono parte della nostra vita, ci facciamo crescere i fiori», ha detto con il sorriso, strappando applausi e risate. Ma accanto a questa affermazione, l’artista ha lanciato un appello ai cittadini: «I romani devono dare di più. Vogliamo fare Roma great again», parafrasando con ironia lo slogan di Donald Trump.
UN POETA DELLA CITTÀ ETERNA
La cerimonia è stata arricchita dalla presenza degli studenti del liceo Giulio Cesare, celebrato in una delle sue più celebri canzoni, e di una delegazione di ex compagni di scuola del sindaco Gualtieri, un tributo organizzato dalla consigliera PD Cristina Michetelli.
Il sindaco ha elogiato Venditti con parole cariche di stima: «Parliamo di un poeta che ha saputo cantare e raccontare la nostra città, i sentimenti, le passioni e i dolori. La mia generazione si sente rappresentata dalla sua arte con le melodie straordinarie e i testi che vanno al cuore di tante dimensioni della nostra esistenza, raccontata con vena poetica profonda. La voce di una città e di tante generazioni. È una bella persona e sono contento di godere della sua amicizia, e ha una passione viscerale per la sua città. La sua presenza ci da forza e coraggio di andare avanti. Sei una voce della città che hai saputo raccontare, e so che continuerai a farlo». Anche la presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli, ha sottolineato l’importanza del cantautore: «Un figlio di Roma che ha portato la città in giro per il mondo».
ANTONELLO VENDITTI: MUSICA E FUTURO
Per l’occasione, Venditti ha scelto di eseguire Ho fatto un sogno, una canzone che intreccia i temi della romanità con quelli dell’identità nazionale. «Questa canzone è per quelli che amano Roma, anche se non sono romani», ha spiegato.
Quanto al futuro, Venditti ha escluso nuovi concerti al Circo Massimo, preferendo invece un ritorno alle Terme di Caracalla: «Il Circo Massimo è un santuario, andrebbe usato come tale». Il cantautore ha anche ribadito il suo impegno per il riconoscimento della musica popolare come arte. «Ho scritto una legge sulla musica popolare nella Costituzione: quando avrà la sua dignità di arte tante cose cambieranno, non sarà in mano ai padroni. Se fossi sindaco per un giorno? Per fortuna non faccio il sindaco, ma posso dare aiuto, conforto e lavoro».
UN SIMBOLO DELLA ROMANITÀ
La Lupa Capitolina consegnata ad Antonello Venditti non è solo un riconoscimento alla carriera di un grande artista, ma anche un tributo a chi ha saputo incarnare e diffondere l’anima di Roma attraverso la musica. Con il suo cappello bianco lasciato simbolicamente in Campidoglio, Venditti ci ricorda che Roma è una casa accogliente, ma che, per essere amata, ha bisogno di rispetto e dedizione da parte di chi la vive ogni giorno. Un messaggio potente e universale, che riafferma il ruolo della cultura come ponte tra passato, presente e futuro della città eterna.
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