Ilda Boccassini e Giovanni Falcone (foto Palermolive)
1 minuto per la letturaA Giovanni «piacevano molto i miei riccioli. Quante volte mi ha detto che i miei occhi erano bellissimi».
Giovanni è Falcone, chi parla è Ilda Boccassini, che manda oggi in libreria la sua autobiografia “La stanza numero 30”.
In un’anticipazione al Corriere della Sera Ilda la rossa dichiara ad Alfio Sciacca: «Me ne innamorai, è complicato per me parlarne…Ero innamorata della sua anima… Sapevo di non poter condividere con lui un cinema o una gita in barca, pur desiderandolo, ma non ero gelosa della sua sfera privata, né poteva vacillare la mia. Temevo che quel sentimento potesse travolgermi. E così sarebbe in effetti stato, perché l’hanno ucciso».
E nello stesso articolo, la pm rievoca un aneddoto molto particolare del suo rapporto con Giovanni Falcone e riferisce di un viaggio di lavoro in Argentina nel 1991:
«In top class non c’erano altri passeggeri, eravamo soli in quel lusso rilassante, la nostra intimità disturbata solo dall’arrivo delle hostess. Rimanemmo abbracciati per ore, direi tutta la notte, parlando, ascoltando Gianna Nannini, e dedicandoci di tanto in tanto ad alcuni dettagli sull’interrogatorio e ai possibili sviluppi dell’indagine. Che notte».
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