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Maturità 2024: per uno studente su due la storia si ferma alla II Guerra Mondiale.


A poco più di una settimana dagli esami di maturità, una tendenza preoccupante emerge tra gli studenti italiani: la storia, almeno quella moderna, sembra essere un capitolo dimenticato. Il problema? I programmi scolastici che faticano ad abbracciare la storia recente.

IL SONDAGGIO

Secondo un sondaggio condotto da Skuola.net su circa mille maturandi, circa il 51% esprime il desiderio di approfondire il Secondo Dopoguerra e gli anni ’70 del Novecento, anziché perdere tempo su argomenti ritenuti meno rilevanti come la preistoria e i dinosauri.

Questa tendenza solleva una serie di interrogativi sulla validità dei programmi educativi attuali. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha già sottolineato la necessità di una revisione, e i dati raccolti da Skuola.net sembrano supportare la sua posizione.

Solo il 20% degli studenti ha affrontato gli anni cruciali tra gli anni ’60 e ’70. Il 29% si è fermato al Secondo Dopoguerra, mentre il 14% si è concentrato esclusivamente sui due conflitti mondiali. Incredibilmente, l’8% degli studenti ha dovuto accontentarsi della Prima Guerra Mondiale come punto di arrivo nei loro studi storici. La situazione, fortunatamente, sembra essere più positiva per quanto riguarda la letteratura italiana, con il 32% degli studenti che ha completato il programma e il 27% che ha studiato la maggior parte degli autori principali dell’Ottocento e del Novecento. Tuttavia, ci sono ancora lacune evidenti. Più del 24% degli studenti non ha concluso gli ultimi autori in programma, evidenziando una mancanza di continuità nell’insegnamento.

Le materie di indirizzo offrono un raggio di speranza, con il 75% degli studenti che è riuscito a completare il programma. Ma resta una percentuale significativa di maturandi che si troverà ad affrontare l’esame con lacune nella loro preparazione. Il 17% degli studenti vuole recuperare tutto, mentre il 23% si limiterà a ciò che è stato spiegato dai docenti.

La conclusione è chiara: c’è un bisogno urgente di rivedere i programmi educativi per garantire che gli studenti non solo apprendano la storia, ma la comprendano e apprezzino il suo impatto sul mondo moderno.

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