2 minuti per la lettura
Ecco i dati regionali dell’Assirm Innovation Index (AII), l’indicatore che misura la facoltà di un territorio di generare e promuovere il rinnovamento. Il ruolo trainante di Matera
È la Basilicata la Regione del Mezzogiorno italiano a riportare il maggior potenziale di innovazione, secondo la nuova release di dati regionali dell’Assirm Innovation Index (AII), l’indicatore che misura la facoltà di un territorio di generare e promuovere il rinnovamento, ideato da Assirm, l’Associazione delle aziende di ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale.
I dati regionali fanno riferimento al periodo tra il 2005 e il 2013 ed evidenziano da una parte la misura in cui gli avvenimenti e le trasformazioni dell’ultimo decennio – primo fra tutti la crisi finanziaria del 2008 – hanno accentuato il divario preesistente tra Nord e Sud, dall’altra mostrano anche come tale spaccatura si sia insinuata all’interno dello stesso Mezzogiorno.
Così come per i Paesi europei, anche su scala regionale il Centro Studi di Assirm ha costruito l’indice basandosi su tre dimensioni specifiche: gli investimenti in ricerca/sviluppo e produzione di idee innovative (creation of ideas), le cosiddette enabling conditions – ovvero alcune dimensioni di carattere macro-economico del sistema – e la fiducia di consumatori ed imprese in un dato momento storico (economic trust).
Dopo il trend più che positivo della Basilicata (+6,5), si registra infatti un ex-aequo di Molise e Campania (+0,9). Trend negativo invece per le restanti Regioni: -0,2 per la Calabria, -0,5 per l’Abruzzo e -4,2 per la Puglia. Ultimi posti infine per Sardegna e Sicilia, che registrano rispettivamente un trend in calo di -7,9 e di -9,0 punti.
“Sembra che le Regioni del Mezzogiorno siano state maggiormente toccate dagli effetti della recente crisi economico-finanziaria – commenta Guendalina Graffigna, direttore del Centro Studi di Assirm – almeno per quanto riguarda il loro potenziale d’innovazione. A differenza di alcune Regioni del Nord e del Centro Italia, sembra infatti che le conseguenze della crisi siano ancora in fase di acuzie, e ciò si riflette nel valore negativo che l’indice registra per il solo anno 2013 (elaborazione su ultimi dati Istat disponibili – ndr) in tutte le Regioni sotto esame. Si tratta di un dato che deve certamente costituire un campanello d’allarme per gli addetti ai lavori”.
In un quadro che può apparire sostanzialmente negativo, tuttavia, spicca senz’altro il risultato della Basilicata: non a caso nel 2014 Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura 2019 dalla Commissione Ue.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA