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Il prossimo 20 aprile RM Sotheby’s metterà all’asta la Lancia Thema Station Wagon appartenuta a Gianni Agnelli. Un vero e proprio cimelio per i fans del fascino dell’avvocato, a cui tutto si può imputare tranne il fatto di non essere assurto a status symbol per un lungo periodo di storia del nostro paese. La vettura a quanto pare è in perfette condizioni, anche perché nonostante Agnelli se ne fosse separato dopo due anni, è sempre rimasta in Italia.  Attualmente ha 92.329 km sul contachilometri, l’abitacolo è ben tenuto e i sedili in tessuto blu mostrano pochissimi segni di usura, anche se gli anni passano per tutti. RM Sotheby’s prevede che verrà venduta a un prezzo compreso tra gli 80.000 e i 160.000 euro.

LA LANCIA THEMA STATION WAGON 

Disegnata da Giorgetto Giugiaro e prodotta tra il 1984 e il 1994 come ammiraglia della gamma Lancia, la Thema fu commercializzata anche in versione station wagon, anche se con scarso successo. Quando al quartier generale di Lancia balenò in mente questa idea, vennero contattati sia Zagato che Pininfarina. Il primo bruciò i tempi, presentando il suo progetto al Salone dell’automobile di Ginevra del 1985. Pininfarina arrivò qualche mese dopo, offrendo la propria versione alla passerella del Salone di Francoforte. Alla fine Lancia optò per l’auto progettata da Pininfarina, mentre della Thema Zagato ne furono realizzati solo due prototipi.

ALL’ASTA ALTRE DUE AUTO DELLA FAMIGLIA AGNELLI

Ma non è tutto. Il 20 aprile RM Sotheby’s metterà all’asta anche altre due automobili della famiglia Agnelli. La prima è una Fiat Panda del 1986 che il nipote del fondatore della Fiat guidò durante le sue scorribande in quel di St.Moritz. Ha 119.768 km e potrebbe valere intorno ai 40.000 euro (ci piacerebbe conoscere il tizio che acquisterà una Panda a un prezzo simile …). La seconda è una Fiat 130 Familiare del 1974, un’auto che potrebbe essere venduta a un prezzo compreso tra i 170.000 e i 300.000. Un’enormità, ma paradossalmente forse è lei la vera reginetta dell’asta: è una delle sole tre automobili realizzate con finiture in finto legno sulle fiancate e con un cestino di vimini sul tetto. Quando si dice la sciccheria.

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