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Preparate i fazzoletti. Con il 2024 moltissimi modelli iconici daranno l’addio al mercato, modelli che in alcuni casi hanno lasciato un segno nella storia recente dell’auto. Primi fra tutti la Lancia Ypsilon e la Ford Fiesta. La prima è stata prodotta dal 2003 in due generazioni (prima di lei c’era la Lancia Y), e lascia il posto ora alla nuova versione full electric che sancisce il cosiddetto “Rinascimento” del marchio. Non da meno la Ford Fiesta, vera bestseller dell’Ovale blu. Basti pensare che dal 1976 ad oggi, Ford ne ha venduti 19 milioni di esemplari.
LA HURACAN LASCIA IL POSTO ALLA TEMERARIO
Fra le supercar dobbiamo invece dire addio alla Lamborghini Huracan, che lascia spazio alla Temerario. Erede a sua volta della Gallardo, la Huracán debuttò ufficialmente al Salone di Ginevra 2014, e come le sue sorelle di garage porta indosso un nome ispirato al mondo della corrida (Huracán era infatti il nome di un toro che nel 1879 uscì dall’arena di Alicante imbattuto). Il suo motore da 5,2 litri di cilindrata, sviluppa (o meglio sviluppava) una potenza di 610 Cv a 8.250 giri/min e una coppia di 560 Nm a 6.500 giri/min. La velocità massima di oltre 325 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 km/h di soli 3,2 secondi, hanno reso la Huracan una delle supercar più potenti di sempre.
ADDIO AL 2024: SALUTIAMO LA SMART FORTWO
Tabula rasa anche in casa Jaguar. che dice addio alla F-Type, alla E-Pace, alla XE, alla XF e perfino all’elettrica I-Pace. Obiettivo: un rivoluzione del marchio alla quale assisteremo nel corso del 2025. E per finire altre due uscite di scena, entrambe di prim’ordine. Da una parte la smart fortwo, incoronata a ragion veduta come la regina delle city-car. Un addio che lascia orfani moltissimi automobilisti, che hanno trovato in lei molto spesso anche un’alternativa alle due ruote, tanto le sue proporzioni erano limitate. E dire che tutto nacque quasi per scommessa, grazie a una joint-venture capeggiata dal Gruppo Swatch e a cui prese parte Daimler-Benz. La seconda uscita di scena è quella della Mini Clubman, la cui prima generazione è stata prodotta dal 1969 al 1980 per essere ripresa nel 2007 quando il marchio era ormai passato nelle mani del Gruppo Bmw. Il suo posto nelle concessionarie è stato preso dalla Mini Aceman, ma questa è tutta un’altra storia.
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