X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

Partita di ping-pong fra il vicepremier Matteo Salvini e Vasco Rossi sulle regole del nuovo codice della strada, in vigore da ieri. Il tema del duello a distanza è il riferimento alle droghe: “Il ministro Matteo Salvini ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni”, ha attaccato ieri sui social il Blasco.

VASCO VS SALVINI: LA RISPOSTA DEL MINISTRO

In mattinata è arrivata la replica di Salvini, a margine del congresso della Lega lombarda: “Lo adoro come cantante. Tutti i tipi di droga fanno male. Vorrei che non si confrontasse con me, ma con i parenti di qualcuno che è morto coinvolto in un incidente stradale che ha visto come protagonista qualcuno che guidava sotto effetto di stupefacenti. Non c’è da ridere quando si parla di alcol e droga. Spero di andare a tanti altri concerti di Vasco, però è un Codice della strada che ha come unico obiettivo quello di salvare vite”, ha detto Salvini, in passato già protagonista di polemiche con cantanti, da Claudio Baglioni, a Elton John, da Fiorella Mannoia a Fedez.

LEGGI ANCHE: Abbandono di animali: si rischia fino a 7 anni di carcere

VASCO VS SALVINI: LA CONTRO RISPOSTA DEL BLASCO

Pronta e diretta è stata la risposta di Rossi: “Sono vicino anch’io (come tutti) ai parenti delle vittime di incidenti stradali causate da ubriachi o drogati al volante. Ma la nuova legge di Salvini non previene questo. Non salva nessuna vita! Punisce e arresta chi, perfettamente lucido al volante, può avere assunto cannabis o addirittura fumo passivo, anche nei giorni precedenti al momento della guida. Questo non è ridurre gli incidenti stradali, ma è fare propaganda sulla pelle delle persone e perseguitare una minoranza che non può difendersi. Io odio i bulli! Salvini forte con i deboli e debole con i forti”, ha detto all’ANSA. Lui che prima di un concerto a Bologna nel 2023 aveva chiarito cosa pensasse del suo ruolo: “Io sono un provocatore. È questo il ruolo dell’artista: provocare le coscienze per mantenerle sveglie”. E dei politici: “Dovrebbero occuparsi di risolvere i problemi veri, ma io sento solo favole favole favole”.

LA PAROLA ALL’ASAPS

Nel dibattito interviene anche il presidente Asaps (l’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) Giordano Biserni, che da oltre 30 anni è “dalla parte della sicurezza stradale ma servono subito le direttive ministeriali”. Asaps, spiega “sa perfettamente che la guida sotto l’influenza di droghe o sostanze psicotrope è stata causa di incidenti stradali anche gravi e mortali ed è un reato che ha visto pochissime condanne in Italia per la difficoltà di provare lo stato alterato. Ora sparisce l’alterazione e arriva il semplice nesso temporale tra assunzione e guida. Sarà sufficiente?”.

Intanto il Mit ha sottolineato che il nuovo Codice non cambia “i limiti dei tassi alcolemici” e che “le sanzioni e provvedimenti come la confisca del veicolo erano già contemplati. L’unica novità riguarda solo ed esclusivamente i recidivi per cui ci sarà la misura dell’alcolock”.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE