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83 voti favorevoli, 47 contrari e un astenuto. Il nuovo Codice della Strada è legge ed entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Dopo il sì della Camera  il 27 marzo scorso, oggi si è aggiunto il parere favorevole del Senato. Ecco di seguito le principali novità. 

Limiti di velocità

Sanzione tra 173 a 694 euro se il superamento del limite è compreso tra i 10 km/h e i 40 km/h. Se però la violazione avviene all’interno di un centro abitato e per almeno due volte nell’arco di un anno, la multa andrà dai 220 e 880 euro, con sospensione della patente da quindici a trenta giorni. 

Scooter 125 in autostrada

Secondo il nuovo Codice della Strada, moto e scooter 125 possono viaggiare su autostrade e strade extraurbane veloci, ma alla guida ci deve essere un maggiorenne. Prima non era così, perché in autostrada potevano circolare solo gli scooter minimo con 150 cc.

Cellulare alla guida

Cattive notizie per chi ama guidare stando al telefono senza vivavoce. La multa andrà dai 250 euro a 1.000 euro, e per chi sarà sorpreso più di una volta si potrà a arrivare anche a 1400 euro. Non solo. E’ prevista anche una sospensione breve della patente, per una settimana se si dispone di almeno 10 punti, di 15 giorni nel caso i punti siano meno di 10.

Alcool al volante

Chi viene trovato alla guida con uno tasso compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, la sanzione prevista dal nuovo Codice della Strada andrà da un minimo di 573 a un massimo di 2.170 euro, a cui si aggiunge la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Se invece il tasso alcolemico è tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, i guai diventano seri: si passa alla fattispecie di reato, con una sanzione compresa tra 800 e 3.200 euro, ma anche con la detenzione fino a 6 mesi, oltre alla sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Nel caso di un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi, alla pena detentiva di 6 mesi si aggiungerà la sanzione tra 1.500 a 6.000 euro e la sospensione della patente fino a due anni. 

Neopatentati

Le voci che circolavano sono diventate reali. Non più un solo anno bensì tre per poter guidare un’auto con potenza superiore a 75 kW per tonnellata, ovvero mezzi di categoria M1 e dunque auto con potenza massima pari a 105 kW (142 Cv). Il limite diventa quindi più largo rispetto all’attuale, che prevede 55 kW per tonnellata per gli autoveicoli in generale e 70kW (95 Cv) per le autovetture.

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