Nell’immagine Ken Ramírez, Executive Vice President di Hyundai (il secondo partendo da sinistra) e Petr Novotný, CEO di Škoda (il secondo partendo da destra)
2 minuti per la letturaHyundai e Škoda hanno firmato un memorandum d’intesa per la creazione di un ecosistema di mobilità a idrogeno. Alla cerimonia, che si è tenuta a Praga hanno preso parte Ken Ramírez, Vice President di Hyundai, e Petr Novotný, CEO di Škoda.
Il memorandum d’intesa riguarda l’adozione di tecnologie a celle a combustibile a idrogeno e di soluzioni ad alta efficienza energetica per progetti di mobilità. Ma anche l’esplorazione dell’ecosistema dell’idrogeno e delle opportunità legate alla sua catena del valore, al di là della mobilità stessa.
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HYUNDAI E ŠKODA SULL’ IDROGENO: LA PAROLA A KEN RAMIREZ, HYUNDAI …
“La nostra partnership con Škoda Group mira ad accelerare l’adozione dell’idrogeno, contribuendo al progresso di questa tecnologia e all’obiettivo delle zero emissioni nei mercati globali, compresa la Repubblica Ceca”, ha dichiarato Ken Ramírez. “Insieme a Škoda Group, ci impegniamo a essere leader nel settore dell’idrogeno, in rapida crescita, creando sinergie positive tra la nostra tecnologia a celle a combustibile e i prodotti e i progetti di mobilità di Škoda Group”.
… E A PETR NOVOTNÝ, SKODA
“Crediamo che l’idrogeno giocherà un ruolo essenziale nella trasformazione della mobilità per un futuro più sostenibile”, spiega Petr Novotný, CEO of Škoda Group. “La nostra collaborazione con Hyundai ci consentiràci di guardare oltre i confini nazionali e di esplorare mercati più ampi dove queste tecnologie possono avere un impatto maggiore. Lavorando insieme, possiamo portare soluzioni innovative ed ecologiche nell’ecosistema della mobilità globale, promuovendo un’energia più pulita nelle aree in cui è più necessaria”.
Le parti esploreranno la possibilità di condivisione da parte di Hyundai della sua tecnologia a celle a combustibile, contribuendo all’accelerazione della mobilità ecologica nei mercati globali in cui opera Škoda. I due colossi condurranno inoltre studi di fattibilità per applicare le celle a combustibile per utilizzi diversi da quello della mobilità.
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