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Giorgia e Arianna Meloni

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ROMA – Arianna Meloni, sorella della premier Giorgia Meloni, rompe il silenzio e dice la sua sugli attacchi mediatici ricevuti nei giorni scorsi. Lo fa con “Il Figlio” e lo fa in primis rispondendo direttamente alle accuse di Alessandro Sallusti, direttore del “Giornale”: “Nessuno si paragona a un grande statista come Berlusconi – dice Arianna Meloni – vanno bene le accuse di mitomania che traspaiono dal racconto che si fa di me, ma pietà! Ho un senso della misura. La cosa che ha scritto Sallusti prendeva spunto dal libro e dalle dichiarazioni di Luca Palamara, già membro del Csm, su un metodo che evidentemente esisteva, e non so se esista ancora. Speriamo di no, certo. E poi figuriamoci, provo a dirlo bene: lungi da me attaccare la magistratura. L’attacco semmai è nei confronti di un certo giornalismo che mi tira in ballo di continuo descrivendomi alle prese da due anni con nomine e trame di potere. Questo mi avvilisce. Ovviamente faccio politica a Roma da una vita, conosco davvero tante persone da molto tempo, a destra, che è il mio mondo, come a sinistra”.

Rivelata sempre al Foglio la fine della sua relazione sentimentale col ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida: «Sì, è vero, non stiamo più insieme da un pò. Per Lollo mi butterei nel Tevere, come si dice a Roma. Ci vogliamo bene, so quanto vale, conosco di che pasta politica sia fatto: uno in grado di lavorare 500 ore al giorno. Il nostro progetto politico va avanti, i nostri rapporti personali sono ancora solidi, poi l’amore è un’altra cosa. E visto che sono affari nostri e ci sono tante persone che amiamo in mezzo, la finirei qui – aggiunge – con la curiosità morbosa. Grazie».

Tornando alla politica: “Penso di saper ascoltare le persone e di essere abbastanza obiettiva ed equilibrata. Mi infastidisco quando qualcuno racconta il mio pensiero e poi lo attribuisce a Giorgia: è un gioco che dura ormai da quasi due anni. Peccato che non sia il Verbo e che l’ottanta per cento delle dicerie siano favole che si autoalimentano”. Fratelli d’italia intanto è pronto a lanciare una scuola di formazione per i dirigenti. Una sorta di Frattocchie di destra. Se ne occuperà Fabio Rampelli, che ha la delega dell’omonimo dipartimento. “Quello che in molti non vogliono capire -spiega ancora Arianna Meloni- è che al contrario di altre formazioni politiche noi non vogliamo lasciare sguarnito il partito e chiuderci nel palazzo, mossi solo dalle tantissime cose che ci sono da fare al Governo. Siamo radicati, siamo presenti in tutti i Comuni d’italia, abbiamo una comunità forte e coesa e dunque una responsabilità. Lo scorso anno abbiamo celebrato una stagione congressuale. Posso occuparmi di questo invece di passare per traffichina e mitomane”.

“Stiamo imparando a camminare -conclude Arianna Meloni – su un ponte Tibetano, ma ovviamente non sulle acque. Tutti danno il massimo e per primi mia sorella e Lollo, le due persone che conosco meglio di tutti. Attaccati spesso con violenza incredibile, e penso proprio a Lollo, che invece sta facendo un lavoro straordinario”.

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