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L’azienda ha annunciato tagli pesanti. Incroceranno le braccia anche i dipendenti delle sedi di Napoli e Rende

PALERMO – I lavoratori Almaviva di Palermo, Catania, Milano, Roma, Napoli e Rende (Cosenza) incroceranno le braccia da lunedì prossimo fino alla domenica successiva per decisione del sindacato Cisalcom, che si dice «contro qualsiasi ipotesi di proposta che peggiora le attuali condizioni salariali, normative e di lavoro previste dalla legge e dal Ccnl di categoria e contro l’attuale procedura di mobilità».

L’azienda recentemente ha annunciato pesanti tagli – solo a Palermo gli esuberi sono 1.670 – tanto da spingere i lavoratori ad azioni di protesta quotidiane ormai da settimane e l’esecutivo a intervenire più volte.

Almaviva si è detta disponibile alla revoca dei tagli con sei mesi di contratti di solidarietà, ma vuole la rimodulazione di questi ultimi. Punto non accolto. L’azienda infatti mira a nuovi contratti con nuove regole. Quindi nessuna firma ufficiale. «Diciamo stop – dicono dalla Cisalcom – alla continua ricerca del minor costo che penalizzano di fatto, le professionalità e competenze. Le soluzioni devono essere trovate ed è compito di questo governo, di questo Stato, trovarle. Negli anni passati, già dal 2010, i lavoratori hanno acconsentito ad un lento e progressivo impoverimento dei propri salari e dei propri diritti ed in generale della propria vita, non per superficialità, ma nella convinzione costante e nella fiducia che i propri rappresentanti istituzionali ponessero un’attenzione continua sulle proprie condizioni di vita e sui processi che le determinano».

«Col passare degli anni – conclude il sindacato di categoria – sempre più volte è venuta a mancare quella fiducia e quella speranza nel cambiamento che sempre meno si intravedeva».

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