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Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli

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ROMA – Ad oggi, in Italia sono stati 31.506 i casi totali, mentre sono al momento 26.062 le persone che risultano positive al virus.

È quanto emerge dal monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale diffuso dal Dipartimento della Protezione Civile, presso la cui sede proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative.

Nel dettaglio questi i dati resi noti oggi pomeriggi nel consueto quotidiano appuntamento dal capo della protazione civile Angelo Borrelli: i casi attualmente positivi sono 12.095 in Lombardia, 3.404 in Emilia-Romagna, 2.488 in Veneto, 1.302 nelle Marche, 1.764 in Piemonte, 1.024 in Toscana, 661 in Liguria, 550 nel Lazio, 423 in Campania, 347 in Friuli Venezia Giulia, 368 nella Provincia autonoma di Trento, 282 nella Provincia autonoma di Bolzano, 320 in Puglia, 226 in Sicilia, 192 in Umbria, 216 in Abruzzo, 112 in Calabria, 115 in Sardegna, 134 in Valle d’Aosta, 19 in Molise e 20 in Basilicata.

Sono 2.941 le persone guarite. I deceduti sono 2.503, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso

Una settimana fa i malati erano 8.500, oggi sono più di 30.000, dunque tre volte tanto. «Ma una settimana fa – ha detto Borrelli – le condizioni erano ben diverse» perché «c’era un’area molto ristretta in cui c’era una zona rossa e il resto dell’Italia che era soggetta a libera circolazione, con la gente che si muoveva, si facevano feste e si andava a sciare, tutte occasioni di contagio».

Con le ultime misure varate dal governo «speriamo portino gli effetti sperati – ha concluso Borrelli – e mi auguro che nei prossimi giorni non si veda la crescita di numeri importanti come questi. Ma tutto dipende dalla nostra cura ad evitare contatti diretti».

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