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Cittadini e sindaci in Piazza Santi Apostoli (Roma) per protestare contro l’attuale proposta di autonomia differenziata. De Luca in prima linea.


Cittadini e sindaci provenienti da tutta Italia si sono radunati ieri in Piazza Santi Apostoli (Roma) per protestare contro l’attuale proposta di autonomia differenziata, considerata da molti come una minaccia all’unità nazionale e una condanna al declino per il Sud Italia. La manifestazione, organizzata per esprimere dissenso verso una riforma percepita come divisiva e penalizzante, ha visto una partecipazione senza precedenti.

PROTESTA CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA: DE LUCA IN PRIMA LINEA

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è stato uno dei protagonisti dell’evento. Con un discorso appassionato, ha sottolineato i rischi connessi all’attuazione della riforma così come è concepita attualmente: «Siamo per un Sud del rigore ma non per forme di centralismo assurde». «I fondi di coesione sono bloccati da un anno e sappiamo perché. Siamo qui di nuovo e si combatte». Con queste parole, il presidente campano ha sottolineato la necessità di rivedere una riforma che considera dannosa per il Meridione e per l’unità del Paese. La richiesta è chiara: un’Italia unita e coesa, che non lasci indietro nessuna delle sue regioni.

«Quattro mesi fa- quando abbiamo riempito la piazza eravamo soli, erano un po’ distratte le altre forze politiche. Oggi vedo consapevolezza, ed è bene che ci sia. Dobbiamo creare alleanze sui programmi e non ancora ci siamo», ha sottolineato De Luca. Quanto alla questione del premierato, Il presidente della Regione Campania ha espresso scetticismo riguardo alla possibilità che Giorgia Meloni possa vincere il referendum: «Il popolo italiano non credo che voglia mettere il Paese in mano a una… non voglio dire una brutta parola. Si propone il premierato per avere più capacità di decisione e poi il Paese sta sprofondando nella palude burocratica».

In piazza, anche una significativa rappresentanza del Movimento 5 Stelle campano, con il capogruppo regionale Michele Cammarano che ha dichiarato: «Oggi siamo a Roma per opporci al clima di intimidazione che si respira nelle istituzioni, per dire no all’autonomia Spacca-Italia e al premierato e soprattutto per difendere il Meridione d’Italia. L’autonomia di Calderoli negherà servizi e assistenza a milioni di cittadini del Sud, abbandonerà le aree interne delle nostre regioni al loro destino, minerà la coesione territoriale del Paese».

La protesta evidenzia una crescente opposizione alle riforme proposte dal Governo, con una partecipazione massiccia che segnala un risveglio della consapevolezza politica e della volontà di difendere l’unità nazionale e i diritti dei cittadini del Sud. Una battaglia che, secondo i manifestanti, è solo all’inizio.

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