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MILANO – È partito lunedì il progetto sperimentale che SEA ha deciso di portare avanti insieme all’Università dell’Insubria per testare e validare l’utilizzo del Test Rapido Salivare per l’individuazione del covid 19.
La sperimentazione coinvolgerà i dipendenti SEA, su base volontaria, e prevede test salivare e toccatura lacrimale. Entrambe le procedure innovative sono state sviluppate nei laboratori dell’Ateneo di Varese.
SEA ha deciso di partecipare a questa iniziativa a sostegno della ricerca in quanto l’esito positivo della sperimentazione consentirebbe l’utilizzo dei test salivari in aeroporto anche per i passeggeri e questo potrebbe rivelarsi una leva importante per la ripresa del trasporto aereo.
Disporre di un test di questo tipo, se validato, permetterà, in caso di ritorno di una pandemia di COVID-19 nei mesi freddi o nel caso di future pandemie virali, di avere a disposizione un’arma preziosa per effettuare screening di massa. Infatti, fornendo un risultato in pochissimo tempo (qualche minuto, appunto), il test permetterà di identificare le persone positive prima che possano entrare all’interno di un luogo affollato, compresi aeroporti e voli aerei.
Questa nuova, possibile misura andrebbe, inoltre ad aggiungersi a quanto già previsto per garantire la massima sicurezza di passeggeri e dipendenti: sin da subito SEA ha previsto misure per garantire il rispetto del distanziamento sociale, l’uso di maschere protettive, rilevazioni della temperatura tramite termoscanner di ultima generazione e il rafforzamento delle norme igieniche con sanificazioni regolari di aree interne ed esterne. Da tempo sono state introdotte, anche, nuove modalità di accesso ai Terminal e percorsi ad hoc per gestire il flusso dei passeggeri e rendere la permanenza in aeroporto sicura anche dal punto di vista sanitario.
Intensificate tutte le attività di pulizia ordinaria dello scalo, nonché l’utilizzo di macchinari e prodotti specifici per una profonda sanificazione delle aree a maggiore affluenza di persone.
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