I carabinieri nel centro storico di Corato durante gli arresti
2 minuti per la letturaCORATO – E’ stato solo l’ultimo di una lunga scia di episodi criminosi che stanno mettendo a dura prova cittadini e amministratori di Corato. Ma stavolta è finita in maniera diversa: quattro arresti lampo dopo una rapina avvenuta di buon mattino ai danni di commerciante. Tre dei quattro indagati, avrebbero rapinato un fruttivendolo, pretendendo, sotto la minaccia di una pistola, denaro da corrispondere periodicamente. I tre, uno dei quali armato, hanno fatto irruzione nel negozio poco dopo le 8, mentre un quarto complice li aspettava in macchina.
Alla reazione del titolare, i tre lo hanno colpito con il calcio della pistola alla testa impossessandosi di 20 euro e del cellulare, per poi darsi alla fuga con l’auto guidata dal complice. Il titolare dell’esercizio commerciale, per la contusione al capo, è stato medicato sul posto dal personale del 118. Le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza della zona hanno consentito subito l’identificazione dei presunti autori della rapina, i quali dopo il delitto erano andati a fare colazione in un bar del centro.
Tre di loro – uno di 27 anni, un altro di 23 e il terzo di 24 , tutti con precedenti penali – sono stati rintracciati in un appartamento di uno del gruppo, dove è stata anche trovata la pistola, risultata poi una scacciacani, e il cellulare della vittima. Il quarto, un uomo di 36 anni anche lui con precedenti, è stato trovato poco dopo a bordo della sua autovettura, nella quale sono state recuperate anche 8 dosi di cocaina. I quattro sono finiti in carcere con l’accusa di tentata estorsione, rapina e porto abusivo di arma.
L’indagine è coordinata dalla Procura di Trani, che è concentrata già da tempo su quanto sta avvenendo negli ambienti criminosi di Corato. Proprio lunedì scorso, il procuratore Renato Nitti aveva incontrato il sindaco Corrado De Benedittis e la senatrice Bruna Piarulli, affrontando il tema della criminalità in città. Un incontro avvenuto all’indomani di un «avvertimento» lanciato allo stesso primo cittadino, cui erano stati distrutti specchietti e fari dell’auto. De Benedittis, qualche ora prima del raid, aveva denunciato con forza, ancora una volta, gli episodi avvenuti allarmanti avvenuti nei giorni precedenti, in particolare l’esplosione i due ordigni davanti ad altrettanti esercizi commerciali, una rivendita di tabacchi e un negozio di elettronica.
Senza contare altri episodi (sparatorie, aggressioni e rapine anche di baby gang) verificatisi nelle settimane scorse. Il timore degli amministratori locali e di tanti cittadini, in particolare, è che siano in atto delle azioni finalizzate alle estorsioni e al controllo dello spaccio di droga. E l’ultimo caso di ieri mattina confermerebbe tutti i sospetti. Quanto poi l’episodio di ieri possa essere collegato ai precedenti resta tutto da vedere. Ma le indagini sono in pieno svolgimento.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA