Sinisa Mihajlovic
2 minuti per la letturaBOLOGNA – La leucemia è tornata a bussare alla porta di Sinisa Mihajlovic. Due anni e mezzo dopo una sofferta conferenza stampa in cui annunciava la terribile diagnosi e il lungo percorso che gli aveva permesso di uscirne vittorioso, il 53enne allenatore serbo del Bologna si è ripresentato oggi davanti ai media per comunicare che la malattia è tornata. Ma ora più che allora, Sinisa è pronto a battagliare.
«Svolgo ciclicamente delle analisi molto approfondite dopo essere stato colpito dalla leucemia – ha esordito Mihajlovic, che ha poi preferito evitare ogni domanda – In questi anni la mia ripresa è stata ottima, ma nelle ultime analisi sono emersi dei campanelli d’allarme con il rischio che possa ripresentarsi la malattia. Mi è stato consigliato di intraprendere un percorso terapeutico che possa eliminare sul nascere questa ipotesi negativa. Stavolta non entrerò in scivolata, in tackle su un avversario lanciato ma giocherò d’anticipo per non farlo partire».
«Questa malattia è molto coraggiosa per avere voglia di tornare ad affrontare uno come me – ci scherza quasi su – Ma sono qua, se non le è bastata una prima lezione gliene daremo un’altra. E’ il percorso della vita, a volte si incontrano delle buche improvvise, si può cadere ma si deve trovare la forza per rialzarsi e riprendere il cammino».
Già dalla prossima settimana Mihajlovic, nell’ottobre 2019 sottoposto a trapianto di midollo osseo, inizierà le cure al Sant’Orsola.
«Questa volta mi vedete più sereno. So cosa devo fare e la situazione è diversa da allora. Spero che i tempi siano più brevi e farò di tutto per renderli ancora più veloci, ma dovrò saltare alcune partite. Ho già fatto allestire, nella stanza tutto il necessario a livello tecnologico per seguire allenamenti e partite».
Il tecnico serbo ammette che «questo inizio di 2022 non è stato sicuramente fortunato ma non dobbiamo piangerci addosso, è nelle difficoltà che si misura il coraggio. I ragazzi non mi deluderanno, lotterò insieme a loro e sono sicuro che loro lotteranno anche per me. Sono bravi ragazzi e bravi giocatori e chiedo ai tifosi del Bologna di sostenerli sempre, che sia in allenamento o nelle partite in trasferta non molleremo di un centimetro. Risaliremo in classifica e presto tornerò».
Da Mihajlovic in chiusura un ringraziamento al presidente Saputo, alla società e a «tutti quelli che mi sono vicini». Ma anche un appello: «Vi chiedo di rispettare il mio diritto alla privacy. Parlate pure del Sinisa allenatore ma rispettate l’uomo».
In collaborazione con Italpress
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