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Carlo Mazzone

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Lutto nel mondo del calcio: è morto a 86 anni Carlo Mazzone, allenatore tra i più amati dal 2019 nella hall of fame del calcio italiano

Lutto nel mondo del calcio: è morto a 86 anni Carlo Mazzone. Una carriera da difensore spesa quasi interamente all’Ascoli. Proprio ai marchigiani aveva iniziato quella da allenatore a fine anni Sessanta. Sedendo poi su innumerevoli panchine tra cui soprattutto la ‘sua’ Roma, guidata dal 1993 al 1996. Periodo che coincise con la consacrazione di Francesco Totti in squadra.

Nato a Roma il 19 marzo 1937, ha legato gran parte della sua carriera di calciatore all’Ascoli, dopo aver vestito anche le maglie di Latina, Roma, Spal e Siena. Sempre con il club marchigiano, come detto, iniziò ad allenare, portando l’Ascoli dalla Serie C alla Serie A (1974), prima di tornare a guidare i bianconeri dal 1980 al 1984. Mazzone è stato anche l’allenatore di Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, Roma, Napoli, Perugia, Brescia e Livorno, ultima avventura in panchina nel 2006.

La scomparsa di Carlo Mazzone, Carletto per tutti, avvenuta nella ‘sua’ Ascoli Piceno è un dolore per tutti gli appassionati di calcio. Non solo perché è stato uno dei più apprezzati e amati allenatori italiani, ma anche per la genuinità e passione che metteva nel suo lavoro. Una passione raccontata in un recente documentario di Alessio Di Cosimo trasmesso da Prime Video (‘Come un padre’). Qui si ripercorre la vita professionale di Mazzone, dalla sua carriera sfortunata di calciatore a quella ‘da record’ di allenatore. Detiene il primato di panchine in Serie A, con 792 partite (797, calcolando anche 5 spareggi), nonché il record di presenze ufficiali in panchina, con 1278.

A lui si deve il debutto in serie A di Francesco Totti a 16 anni nella Roma (“Sei e sarai sempre nel mio cuore. Grazie per tutto quello che hai fatto per me”. È il saluto Totti su Instagram). La rinascita a Brescia di Roby Baggio e di Beppe Signori a Bologna, l’invenzione di Andrea Pirlo nel ruolo di regista.

È entrato nel 2019 nella Hall of Fame del calcio italiano, istituita nel 2011 dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del Calcio per celebrare giocatori, allenatori, arbitri e dirigenti capaci di lasciare un segno indelebile nella storia del nostro calcio.

«Salutiamo una vera e propria icona del calcio italiano – afferma il Presidente della FIGC Gabriele Gravina – un uomo animato da valori e principi profondi, un allenatore preparato, coraggioso e appassionato. Ha inventato uno stile unico incarnando, allo stesso tempo, serietà e umanità. Non lo dimenticheremo». In occasione della prima giornata di Serie A si terrà su tutti i campi un minuto di raccoglimento in ricordo di Carlo Mazzone. Anche la Figc sta predisponendo un minuto di silenzio in tutti i campionati in suo ricordo


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