L'esultanza degli azzurri con la coppa
7 minuti per la letturaLONDRA – Godiamo! Dopo 53 anni l’Italia torna sul tetto d’Europa battendo l’Inghilterra a Wembley per 5-4 dopo i calci di rigore, al termine di una partita epica. Decisivo uno strepitoso Gigio Donnarumma, il miglior portiere del Mondo (ora si può dire), che para due calci di rigore nella lotteria finale e “ripara” gli errori di Belotti e Jorginho.
Una serata indimenticabile, che premia un percorso straordinario intrapreso dagli Azzurri sotto la guida di Roberto Mancini. Solo tre anni dopo la delusione dell’esclusione dal Mondiale di Russia, l’Italia festeggia la conquista del suo secondo titolo europeo dopo quello del 1968 e lo fa con pieno merito.
Grande partita giocata dagli Azzurri, bravi a non scoraggiarsi dopo l’iniziale vantaggio di Shaw e a trovare il pareggio con Bonucci dopo quasi un’ora di dominio assoluto. Come preventivabile, il centrocampo italiano ha fatto valere la sua maggior qualità con Jorginho e Verratti che hanno nascosto il pallone agli inglesi. Il tutto nonostante la serata opaca di Barella.
L’Inghilterra dopo l’avvio bruciante si è accontentata di difendere il vantaggio, rinculando progressivamente davanti all’area di rigore di Pickford. Non a caso la parata più complicata Donnarumma l’ha fatta nei supplementari, mentre il portiere inglese è stato decisivo in almeno un paio di circostanze su Insigne e Chiesa. Poi nella lotteria dal dischetto è ancora il numero 1 azzurro a diventare l’eroe della serata.
L’Inghilterra mastica amaro, non è bastato giocare dinanzi ai quasi 60mila indiavolati tifosi di Wembley per conquistare un titolo importante che manca ormai dal 1966. Stesso identico undici con cui l’Italia è scesa in campo contro la Spagna in semifinale. Questa la scelta del ct Mancini per la finale. Pertanto Donnarumma in porta; difesa con Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini ed Emerson Palmieri; centrocampo con Barella, Jorginho e Verratti; attacco con Chiesa, Immobile e Insigne. Cambia eccome, invece, il ct inglese Southgate che deve fare a meno dell’acciaccato Foden e decide quindi di schierare una sorta di 3-4-2-1 con Pickford in porta; Walker, Stones e Maguire in una linea di difesa a tre; Trippier e Shaw sulle fasce con Phillips e Rice in mediana; sulla trequarti Sterling e Mount alle spalle del bomber Kane.
Prima dell’inizio, fischi all’Inno italiano mentre le due squadre si sono ingonocchiate a metà campo in sostegno del movimento Black Lives Matter. Si gioca sotto una fitta e fastidiosa pioggerellina.
Inizio shock per gli Azzurri, sotto di un gol dopo appena 2′: l’Inghilterra passa grazie ad un sinistro vincente di Shaw su assist dalla destra di Trippier. Difesa azzurra spiazzata nell’occasione. Wembley esplode. La prima replica dell’Italia con una punizione dal limite di Insigne, con palla di poco alta. Gli Azzurri però soffrono le incursioni di Trippier a destra, ogni volta che arriva sul fondo sono dolori. La bolgia infernale di Wembley non aiuta, i ragazzi di Mancini appaiono frastornati di fronte agli assalti inglesi. Dopo oltre venti minuti di sofferenza, finalmente gli Azzurri provano a farsi vedere dalle parti di Pickford con la velocità di Insigne e Chiesa. Immobile però appare troppo solo in area e per i giganti Maguire e Stones controllarlo è un gioco da ragazzi.
Al 34′ prima vera occasione per l’Italia, con Chiesa che di sinistro calcia do poco fuori dopo una bella azione insistita dalla trequarti. Gli Azzurri prendono coraggio e iniziano ad assediare l’area di rigore inglese, nel giro di pochi secondi ci provano Immobile e Verratti ma la difesa inglese si salva. Prima dell’intervallo Bonucci tenta la conclusione dalla distanza, ma la palla è alta. In avvio di ripresa subito un brivido in area azzurra, con Sterling che si inserisce ma viene fermato da un intervento in collaborazione tra di Bonucci e Chiellini.
Al 50′ Insigne si procura una punizione dal limite da ottima posizione, ma il suo destro a giro purtroppo non è preciso. Dopo meno do un’ora di gioco, Mancini toglie l’ammonito Barella e inserisce Cristante. Ma soprattutto esce Immobile per Berardi, con Insigne e l’attaccante del Sassuolo che si alternano da centravanti e Chiesa spostato a sinistra. Una mossa che mette subito in difficoltà l’Inghilterra, tanto che proprio Insigne impegna Pickford da posizione ravvicinata ma molto defilata.
Ben più complicata per il portiere inglese la parata poco dopo su un destro velenoso di Chiesa. Adesso l’Italia attacca con insistenza anche se la difesa inglese resta sempre molto compatta. Proprio uno dei due centrali, Stones, impegna poi Donnarumma con un colpo di testa su calcio d’angolo. La superiorità azzurra di questa fase viene giustamente premiata al 67′ dal gol dell’1-1 firmato da Bonucci in mischia su calcio d’angolo dopo un palo di Verratti. L’Italia c’è, Wembley è zittito. In tribuna esulta anche Mattarella.
L’Inghilterra inizia a tremare, Southgate allora manda in campo Saka per Trippier nella speranza di riallungare una squadra ormai costantemente asserragliata in difesa. A venti dalla fine Azzurri vicinissimi al raddoppio con Berardi che al volo calcia alto solo davanti a Pickford. Ma non era facile. Assorbito il contraccolpo del pareggio azzurro, Wembley prova di nuovo a spingere gli inglesi ma è sempre l’Italia a comandare con Insigne e Chiesa che fanno ammattire la difesa avversaria.
Proprio nel momento migliore, l’attaccante della Juve si fa male e deve lasciare il campo a Bernardeschi che si va a piazzare in posizione da centravanti. Nel finale da segnalare soltanto l’invasione di campo da parte di un tifoso inglese, braccato in campo a fatica dagli steward. Si va ai supplementari.
All’inizio dei supplementari Mancini toglie uno stanco Insigne e manda in campo Belotti. Il ct cambia ancora, con Bernardeschi che ora si sposta all’ala sinistra. Fuori anche Verratti, dentro Locatelli. Intanto si rivede l’Inghilterra, prima con una incursione di Sterling fermata in angolo e poi con un destro dal limite di Phillips di poco fuori. Un cambio anche nelle file inglesi, dentro Grealish per Mount. C’è poi un brivido nell’area inglese, con Pickford che anticipa Bernardeschi al momento di deviare in porta un cross di Emerson da sinistra. Il biondo attaccante della Juve ci riprova nel secondo supplementare su punizione, para Pickford.
Sul fronte opposto brivido in area azzurra con Donnarumma che in uscita acrobatica anticipa Stones pronto a un colpo di testa vincente. Dopo oltre un’ora di sofferenza, l’Inghilterra spinta dal pubblico di casa torna a spingersi in avanti con maggior determinazione per evitare la lotteria dei rigori.
Gli Azzurri iniziano ad accusare un po’ di stanchezza, ma lottano e anzi alla fine sfiorano anche il colpaccio con una deviazione di testa di Cristante su calcio d’angolo che non trova nessuno sul secondo palo per la deviazione in rete.
La squadra campione d’Europa la si decide ai calci di rigore e come nel 2006 ai Mondiali di Berlino a trionfare sono gli Azzurri grazie alle parate di superman Donnarumma. Football Coming Rome.
Questo il tabellino della partita
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- ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson Palmieri (13′ sts Florenzi); Barella (9′ st Cristante), Jorginho, Verratti (6′ pts Locatelli); Chiesa (41′ st Bernardeschi), Immobile (10′ st Berardi), Insigne (1′ pts Belotti). In panchina: Sirigu, Meret, Pessina, Acerbi, Bastoni, Toloi. Allenatore: Mancini.
- INGHILTERRA (3-4-3): Pickford; Walker (115′ sts Sancho), Stones, Maguire; Trippier (25′ st Saka), Phillips, Rice (29′ st Henderson, 115′ sts Rashford), Shaw; Mount (9′ pts Grealish), Kane, Sterling. In panchina: Ramsdale, Johnstone, Mings, Coady, Calvert-Lewin, James, Bellingham. Allenatore: Southgate.
- ARBITRO: Kuipers (NED).
- RETI: 2′ pt Shaw, 22′ st Bonucci.
- SEQUENZA RIGORI: Berardi (gol), Kane (gol), Belotti (parata), Maguire (gol), Bonucci (gol), Rashford (palo), Bernardeschi (gol), Sancho (parata), Jorginho (parata), Saka (parato).
- NOTE: serata piovosa, terreno in buone condizioni. Spettatori: 67.500. Ammoniti: Bonucci, Barella, Insigne, Chiellini, Stones, Jorginho. Angoli: 3-5. Recupero: 4′ pt, 7′ st, 2′ pts, 3′ sts.
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