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Cristiano Ronaldo, punta di diamante della Juventus

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Dodici club europei di calcio hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per costituire una nuova competizione calcistica infrasettimanale, la Super League, “governata dai Club Fondatori”, e cioè Milan, Arsenal, Atlético de Madrid, Chelsea, Barca, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham Hotspur.

È previsto che altri tre club aderiranno come Club Fondatori prima della stagione inaugurale, che dovrebbe iniziare “non appena possibile”. “I club – si legge in una nota della Juventus – hanno concordato di partecipare alla Super League con un progetto di lungo termine”.

L’idea è quella di “costituire un nucleo di club composto da un numero massimo di 15 membri fondatori permanenti, ai quali, in ciascuna stagione sportiva, si aggiungeranno altri club secondo un processo di ammissione, per un totale di 20 club”.

Contro l’iniziativa si erano già espresse alla vigilia la Uefa, l’Eca e lo stesso premier britannico Boris Johnson, che l’aveva definita “molto dannosa per il calcio”. La Juventus ha annunciato di essere già uscita dall’Eca, l’Associazione dei club europei, e Andrea Agnelli si è dimesso anche dall’esecutivo della Uefa, precisando tuttavia che “i club fondatori continueranno a partecipare alle rispettive competizioni nazionali e, fino all’avvio effettivo della Super League, alle competizioni europee”.

La Fifa, da parte sua, ha espresso la sua disapprovazione per una “lega separatista europea chiusa al di fuori delle strutture calcistiche internazionali” che non rispetti “i principi fondamentali di solidarietà, inclusività, integrità ed equa ridistribuzione finanziaria”.

“Alla luce delle numerose richieste dei media e come già affermato più volte – si legge nella nota della Federazione – la Fifa desidera chiarire che resta fermamente a favore di un calcio solidale e di un modello di ridistribuzione equa delle risorse che possa aiutare a sviluppare il calcio come sport, in particolare a livello globale, dato che lo sviluppo del calcio globale è la missione primaria della Fifa”.

“A nostro avviso, e in conformità con i nostri statuti, qualsiasi competizione calcistica, nazionale, regionale o globale, dovrebbe sempre riflettere i principi fondamentali di solidarietà, inclusività, integrità ed equa ridistribuzione finanziaria. Inoltre, gli organi di governo del calcio – aggiunge la Federazione – dovrebbero impiegare tutti i mezzi legali, sportivi e diplomatici per garantire che rimanga così. In questo contesto, la Fifa non può che esprimere la sua disapprovazione per una ‘lega separatista europea chiusa al di fuori delle strutture calcistiche internazionali e che non rispetti i principi sopra menzionati”.

“La Fifa è sempre sinonimo di unità nel calcio mondiale – conclude – e invita tutte le parti coinvolte in accese discussioni a impegnarsi in un dialogo calmo, costruttivo ed equilibrato per il bene del gioco e nello spirito di solidarietà e correttezza. La Fifa, ovviamente, farà tutto il necessario per contribuire ad un cammino armonioso verso il futuro nell’interesse del calcio”.


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Stefano Mandarano

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