X
<
>

Share
1 minuto per la lettura

BRUGES (BELGIO) – La Lazio in completa emergenza chiude sull’1-1 contro il Bruges nella 2^ giornata del girone F di Champions League. Succede tutto nel primo tempo, i biancocelesti vanno in vantaggio con Correa ma il calcio di rigore, regalato da Patric e segnato da Vanaken, fissa il risultato sul pareggio.

La Lazio è decimata, ben nove giocatori sono rimasti a Roma: sei sono titolari fissi di Inzaghi, costretto a una formazione obbligata senza Immobile, Luis Alberto, Strakosha, Luiz Felipe, Lazzari e Leiva oltre ad Anderson, Cataldi e Armini. Nonostante l’emergenza, i biancocelesti si presentano in Belgio per confermare la vetta del girone, dopo la vittoria all’esordio con il Borussia Dortmund.

Altrettanto aveva fatto il Bruges con lo Zenit. Seppur con gli uomini contati, la Lazio trova il gol del vantaggio dopo 14′ con il guizzo di Correa, su assist di Marusic. L’argentino, poco prima, aveva fatto le prove generali calciando male. Due occasioni pericolose di Caicedo portano i biancocelesti a un passo dal raddoppio. Invece, la squadra del tecnico Clement, dopo la chance sprecata da De Ketelaere, aggancia il pareggio al 42′ su calcio di rigore di Vanaken.

Al rientro dagli spogliatoi, la Lazio accusa il colpo e rischia di subire la rimonta. Reina fa il doppio miracolo su Bonaventure e Rits, Sobol si divora un gol. Inzaghi manda in campo Muriqi e Pereira per dare la scossa ma i suoi sono in grossa difficoltà. La ripresa è dominata dai belgi. La luce la riaccende Milinkovic-Savic a un quarto d’ora dalla fine, parata magistrale di Mignolet. Termina 1-1 con un pizzico di rimpianto per i biancocelesti, che pagano le assenze e sarebbero riusciti a portarla a casa con l’organico al completo.

In collaborazione con Italpress


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE