Sinner premiato a Rotterdam
2 minuti per la letturaROMA – Jannik Sinner ha trionfato all’Atp 500 di Rotterdam battendo in finale Alex De Minaur in due set, 7-5, 6-4, in due ore e 5 minuti. Per il 22enne altoatesino è il 12mo titolo mondiale che gli garantisce subito la posizione numero 3 nel ranking mondiale, scavalcando Daniil Medvedev che l’anno scorso lo aveva battuto qui in finale, e senza dover attendere il 26 febbraio quando scadranno i punti del rivale russo a Doha.
La settima vittoria in sette sfide contro l’australiano futuro numero 9 del mondo è stata però tutt’altro che semplice: nel primo set, malgrado il break di vantaggio arrivato presto, Sinner si è fatto rimontare nel 10mo game quando ha fallito quattro set point sul suo servizio. Subito dopo è arrivato però il controbreak. Anche il secondo set è stato lottatissimo con l’azzurro che è riuscito a strappare il servizio al quinto game dopo aver rischiato il break in precedenza. Poi ha perso il servizio ma lo ha strappato di nuovo per il 5-3 che ha spianato la strada per la vittoria finale.
“Alex, affrontarti è sempre difficile – Sinner all’avversario a fine partita – è bello stare con te, parlare con te e con il tuo team, sei una delle persone più gentili nel circuito. Migliori settimana dopo settimana, ti auguro il meglio per il resto della stagione”. “Hai intenzione di perdere una partita quest’anno?”, gli ha chiesto scherzosamente l’australiano.
Quella di Rotterdam è stata la 15ma vittoria consecutiva (la numero 202 in carriera, 29 successi nelle ultime 31 partite), così Sinner resta imbattuto dalla finale delle Atp Finals di Torino, pur non giocando il suo tennis migliore. Ma soprattutto sale sul terzo gradino del podio mondiale (primo italiano a riuscirci nell’era Open) e stacca Adriano Panatta che nel 1976 era arrivato al numero 4. Tra l’altro si conferma quasi infallibile nelle finali: ne ha vinte 13 su 16. Sinner, dopo 23 anni, eguaglia l’impresa di Lleyton Hewitt che era stato l’ultimo capace di vincere il torneo successivo al primo Slam vinto. Nel 2001 l’attuale capitano di Coppa Davis dell’Australia vinse lo Us Open battendo Pete Sampras e si impose subito dopo a Tokyo.
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