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AUCKLAND (NUOVA ZELANDA) – Luna Rossa continua a stupire, Team New Zealand si ritrova a lottare. Dopo sei regate la finale dell’America’s Cup è sul 3-3 e si va avanti all’insegna di un equilibrio che può essere spezzato da una partenza perfetta o errata, ma la barca italiana ha una volta di più confermato di essere pienamente all’altezza della sfida, mettendo in crisi i campioni neozelandesi, battuti nella quinta regata, la prima del terzo giorno di gare, ma poi capaci di reagire e vincere con distacco la sesta: 3-3 e tutto ancora in gioco.

«Il livello è così alto che ogni minimo errore costa caro. Ora analizzeremo la nostra prestazione e domani torneremo in acqua più determinati che mai, siamo sul 3-3, bisogna vincere 4 regate per portare a casa la Coppa».

Nelle parole di Max Sirena, skipper e team director di Luna Rossa Prada Pirelli, team italiano che rappresenta il Circolo della Vela Sicilia, tutto l’orgoglio e la determinazione di un equipaggio che se la gioca alla pari con il Defender.

Nella prima regata del terzo giorno di gare, il via con il vento a circa 8 nodi e Luna Rossa che ha subito indovinato la strategia con una partenza perfetta, a differenza dei Kiwi in difficoltà già all’inizio della quinta prova e per tutti i 29 minuti di una regata che l’equipaggio italiano ha condotto in pieno controllo, con manovre pulite e un vantaggio di 18 secondi al traguardo per portarsi sul 3-2. In gara 6 la reazione di New Zealand che, seppur sotto pressione, non ha sbagliato nulla in fase di pre-partenza. I Kiwi hanno trovato il ritmo giusto, oltrepassando la linea del via in velocità, a differenza di Luna Rossa questa volta in difficoltà e con uno svantaggio di 51 secondi già al gate 1.

Regata senza storia dominata dai campioni che hanno chiuso con un vantaggio di 1’41”. “Abbiamo chiuso bene un’altra giornata di gara molto difficile, la strategia della sesta regata si è rivelata vincente”, ha commentato Blair Tuke, flight controller di Emirates Team New Zealand.

«Nella partenza di gara 6 non siamo stati fortunati, ma anche oggi abbiamo visto belle gare e non vediamo l’ora di tornare in acqua per continuare la battaglia con l’obiettivo di sempre: vincere una regata alla volta», l’analisi finale di Jimmy Spithill al termine della giornata.

«Siamo molto soddisfatti della barca che abbiamo, New Zealand forse è più veloce, ma potrebbe non bastare”, il commento dell’altro timoniere, Francesco Bruni».

In collaborazione con Italpress


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