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È morto Franco Gatti. Uno dei membri dello storico gruppo Ricchi e Poveri, è scomparso questa mattina a Genova. Il cantante aveva 80 anni.

«È andato via un pezzo della nostra vita. Ciao Franco». Con queste parole la famiglia e i membri della sua band ne hanno annunciato la scomparsa.

«Non ci voleva proprio ­– ha commentato Marina Occhiena nella trasmissione di Rai1 “Storie Italiane” – . Mi porterò dentro per sempre il video messaggio che mi ha mandato qualche settimana fa proprio alla vostra trasmissione». «È stato un grande regalo», ha continuato la cantante, anche lei membro dei Ricchi e Poveri che proprio nel 2020 hanno regalato al pubblico una reunion in occasione del 70 esimo Festival di Sanremo.

«Mi dispiace non essere lì di persona – aveva detto Gatti nel suo messaggio in collegamento telefonico a “Storie Italiane” – ma ho qualche problema, non grave, però qualche problema c’è. So che c’è la mia amica e collega Marina, alla quale voglio dare un grande abbraccio. Abbiamo fatto quel Sanremo meraviglioso insieme, e adesso siamo un po’ ognuno per conto suo, però c’è sempre il bene, c’è sempre la voglia di incontrarci, c’è sempre la voglia di un domani e di un futuro anche se non siamo più dei pivellini».

«Ieri sono andata a trovarlo e abbracciarlo, gli volevo tanto bene e mi ha aiutata tanto, mi è stato vicino» ha dichiarato Marina Occhiena intervenendo in diretta su Rai1.
«Per fortuna siamo riusciti a fare la reunion, lui voleva rivedere il gruppo riunito prima che succedesse qualcosa», ha raccontato Occhiena. E per fortuna i Ricchi e Poveri erano tornati in pista.

I Ricchi e Poveri (Angelo Sotgiu, Angela Brambati, Marina Occhiena e Franco Gatti) sul palco dell'Ariston durante la reunion in occasione del 70° Festival di Sanremo nel 2020
I Ricchi e Poveri (Angelo Sotgiu, Angela Brambati, Marina Occhiena e Franco Gatti) sul palco dell’Ariston durante la reunion in occasione del 70° Festival di Sanremo nel 2020

«È stata una cosa bellissima – commenta Occhiena – un grande dono anche per i fan che ci hanno seguito per così tanto tempo».
E continua sulla scomparsa di Gatti: «Non so cosa dire, sono affranta, dopo Ballando con le stelle, nel settembre del 2020, non ci siamo più visti tutti insieme perché non si poteva. Il Covid ci ha portato via due anni e all’età di Franco non sono pochi».

Franco Gatti è morto e ha lasciato attorno a sé tanta tristezza. Si era allontanato da tempo dai Ricchi e Poveri e dal mondo dello spettacolo. Questo a seguito della morte del figlio nel 2013. Successivamente si sono aggiunte le sue precarie condizioni di salute.
«Non stava tanto bene – racconta Marina Occhiena – poi si è aggravata la situazione, è peggiorata. Noi poi ci siamo visti così, personalmente, solo per la voglia di vederci, ma lavorare insieme non è stato possibile. Peccato davvero», ha concluso.

A esprimersi sulla scomparsa di Gatti, anche Amadeus che in quel 2020 fu promotore della reunion dei Ricchi e Poveri proprio sul palco dell’Ariston durante il Festival da lui condotto.
«Sono addolorato per la morte di Franco Gatti – ha detto Amadeus – . Ho avuto il piacere e la fortuna di incontrarlo tante volte nel corso degli anni».

«Appartiene, con i Ricchi e Poveri, alla storia della musica italiana. Ha sofferto tanto per la morte del figlio Alessio, avvenuta nel 2013. È stato un dramma, un qualcosa che nessun genitore dovrebbe subire. Da allora ha deciso di non calcare più i palchi con i suoi compagni» continua il conduttore.

«Personalmente – prosegue – l’ho rivisto a “Ballata per Genova” nel 2019 e al Festival di Sanremo nel 2020 e credo che siano stati tra i momenti più belli degli ultimi 10 anni della sua vita. Il mio pensiero va innanzitutto alla sua famiglia, alla moglie Stefania e alla figlia Federica. Ma anche ai Ricchi e Poveri e a tutte le persone che hanno lavorato con lui».

«Mi piace ricordarlo proprio sul palco dell’Ariston – conclude Amadeus – ho rivisto nei suoi occhi la gioia di una persona molto attaccata alla storia dei Ricchi e Poveri, sempre e comunque sorridente, ironico e simpatico. Un grande abbraccio, caro Franco».


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