Amadeus
1 minuto per la letturaROMA – «Trent’anni fa, quando avevo appena iniziato, un giornalista mi definì “il presentatore della porta accanto”. Ecco, credo che il mio segreto sia questo».
Amadeus, alla vigilia della nuova edizione del Festival di Sanremo che quest’anno condurrà per la terza volta consecutiva, parla al settimanale Oggi, in edicola da domani. E svela il suo “metodo”: «Dietro c’è un controllo maniacale di ogni dettaglio. Io seguo tutto in prima persona, sono della Vergine, preciso, pignolo. Sono sempre presente e seguo qualsiasi passaggio in maniera scrupolosa, sia al Festival sia ai Soliti Ignoti. Se guidi la macchina devi anche conoscere il motore, non basta entrare e mettersi al volante».
Però, aggiunge, «non amo provare, mi piace improvvisare e ad alcuni sembra una follia. Me lo diceva Fiorello il primo anno: “Guardi le prove dei cantanti, inviti gli ospiti, parli con discografici, ma poi non provi mai?”. No, quando parte la sigla salgo sul palco e conduco».
E a OGGI rivela anche di avere un portafortuna: «Mio padre è istruttore di equitazione, mio fratello pure. Non posso fare a meno del classico, banale ferro di cavallo, rigorosamente arrugginito».
In collaborazione con Italpress
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