Giampiero Galeazzi
2 minuti per la letturaLutto non solo nel mondo del giornalismo ma nell’immaginario collettivo italiano: È morto a Roma il giornalista sportivo Giampiero Galeazzi. Aveva 75 anni ed era malato da tempo con problemi legati, come lui stesso aveva raccontato, al diabete.
Galeazzi è stato uno storico telecronista e conduttore televisivo, ma anche un ex campione di canottaggio e proprio in questo sport (ma non solo) sono diventati indimenticabili le sue telecronache come quella alle Olimpiadi di Seul che ha raccontato la straordinaria vittoria dei fratelli Abbagnale nel “Due con” e dell’equipaggio del “Quattro di coppia”.
Ma dal tennis al calcio, le sue telecronache hanno accompagnato milioni di tifosi. Entrato in Rai da giornalista sportivo, fu subito inviato alle Olimpiadi del ’72 a Monaco per poi passare in tv a occuparsi delle telecronache. Galeazzi fu anche inviato Rai per l’incontro di Reykjavik fra Gorbaciov e Reagan nel 1986 e passò poi a condurre trasmissioni storiche come “90° Minuto”, oltre a cimentarsi su altri palcoscenici, dal Festival di Sanremo a Domenica In, facendo anche da doppiatore per “Space Jam”, il film con protagonista Michael Jordan.
Galeazzi, cui non è mai mancata una forte dose di autoironia, era anche noto con il soprannome di Bisteccone per la sua mole fisica di certo non trascurabile (nomignolo che gli fu dato dal giornalista Gilberto Evangelisti ma che ai più è noto per le battute che era solita fare Mara Venier durante Domenica in quando negli anni 90 aveva proprio Galeazzi tra i co-conduttori), all’anagrafe era Gian Piero Daniele Galeazzi.
Nato a Roma il 18 maggio 1946 ma di origini piemontesi, si era laureato in Economia con una tesi in statistica. Fu un professionista del canottaggio: nel 1967 vinse il campionato italiano nel singolo e nel doppio con Giuliano Spingardi l’anno successivo mentre nel 1968 partecipò alle olimpiadi di Citta del Messico.
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