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Costretti a casa, senza possibilità di incontrarsi fisicamente o, anche, solo di fantasticare una avventura sessuale, gli italiani (uomini e donne) riversano in questi giorni le loro pulsioni sul web. Lo fanno sui siti per adulti, che in Europa hanno registrato circa il 20% di traffico in più nelle ultime settimane (in Italia il 24%) e lo fanno anche sui siti per incontri.
Questi ultimi, persa per ora la loro funzione originale di “dating”, di permettere incontri online finalizzati a un appuntamento reale, diventano occasione per parlare, per stabilire rapporti approfonditi e scambiarsi sensazioni (non solo sul coronavirus).
SITI PER ADULTI
Secondo quanto riportato dagli Insights pubblicati sul portale di PornHub, il sito web pornografico gratuito più popolare al mondo, si è registrato un consistente aumento del numero delle visite durante il periodo di quarantena. Il 12 marzo il portale ha offerto la funzione ‘Premium’ gratuitamente nel nostro Paese e quel giorno l’aumento riscontrato è stato pari al 57%. La linea si è mantenuta in crescendo, pur diminuendo nei numeri rispetto al picco del 12, nelle giornate successive e martedì 24 marzo l’aumento è stato pari a +24%, in media tra i più alti d’Europa.
L’intero traffico europeo è salito quando l’offerta è stata man mano allargata a molti Paesi. Dopo l’Italia, il 17 marzo anche in Spagna il Premium è diventato gratuito e l’incremento di presenze sul sito è stato pari al 61,3%, mentre in Francia – dove l’iniziativa Premium free è stata resa disponibile lo stesso giorno – si è avuto un aumento delle visite pari al 38,2%. Facendo una media tra i vari Paesi, il traffico europeo è aumentato ovunque in periodo di pandemia, raggiungendo il 20% in media in più di contatti.
Malgrado gli utenti principali di siti pornografici sono di sesso maschile, nella settimana dal 16 al 20 marzo su PornHub si è assistito anche un incremento di visite femminili – pari a +36% – rispetto alla media giornaliera, con le italiane prime nella classifica. Tendenza confermata anche da Google Trends: dal 26 febbraio al 26 marzo, le ricerche sul motore di ricerca sotto la dicitura ‘porno per donne’ sono aumentate del 140%.
Questo dato, malgrado sia inatteso, non sorprende la professoressa Chiara Simonelli, psicologa, psicoterapeuta e professoressa associata di Psicologia dello sviluppo sessuale presso la Facoltà di Psicologia 1 dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma, che all’AGI ha spiegato che anche le donne guardano i porno, anche se “non lo fanno per lo stesso motivo degli uomini. Non lo fanno per il piacere dell’autoerotismo, o almeno non solo – ha detto – spesso lo fanno per altri motivi, per capire meglio il sesso, come se cercassero consigli, visto che il porno in effetti è un prodotto per uomini. Infatti oggi anche le donne hanno l’ansia da prestazione, diversa da quella degli uomini ma il porno ci mostra una virilità e una femminilità che non sono la norma”. Quindi “riuscire a capire cosa fa un’altra donna è una delle principali motivazioni che spingono le donne a guardare video porno. Come se si cercassero dei consigli o si provasse a capire cosa piace all’altro sesso”.
SITI DI INCONTRI
La quarantena costringe le persone a restare a casa in quasi tutti Paesi del mondo, rendendo praticamente impossibile (se non illegale) incontrarsi in alcuni Stati tra cui l’Italia. Tra i tanti a fare le spese di queste misure eccezionali per fronteggiare l’emergenza, ci sono i siti e le app di incontri online. Se non possono servire a darsi appuntamento, adesso questi siti permettono di incontrarsi nella grande piazza virtuale. Visto che uscire con qualcuno ai tempi del coronavirus è diventato impossibile, il più celebre sito di incontri, Tinder, ha deciso di aiutare chi sta in casa a conoscere la possibile anima gemella per ora solo online, partendo dall’idea che avere qualcuno con cui parlare può fare davvero la differenza. E così, più aumentano le misure di isolamento fisico, più crescono e si allungano le nuove conversazioni su Tinder. E diventano internazionali. Dal 26 marzo al 30 aprile, infatti, è stata data la possibilità gratuitamente a tutti, grazie a un aggiornamento di sistema, di decidere in quale città uscire, anche se per ora solo virtualmente, per conoscere persone nuove che vivono anche molto lontane dalla propria area.
“Gli utenti di Tinder hanno capito che la situazione è pericolosa ed è cambiata e quindi si adeguano – ha spiegato ancora all’AGI la professoressa Chiara Simonelli – gli aumenti di conversazione ci fanno però capire come gli utenti provino a conoscersi meglio” nonostante “la sessualità mordi e fuggi”.
Oggi anche dalle pagine social dell’app si leggono inviti a restare a casa con articoli che spiegano come continuare le relazioni intraprese su Tinder anche in assenza di incontri dal vivo. C’è addirittura un manuale sulle ’29 cose da scrivere che non riguardino il coronavirus’. Sono infatti aumentate le conversazioni questa settimana rispetto alle precedenti. Secondo i dati di Tinder, in Italia – così come in Spagna – c’è stato un incremento fino al 25% per quanto riguarda le conversazioni quotidiane rispetto alla scorsa settimana e, in tutta Europa, in media la durata della conversazione è aumentata dal 10 al 30%.
“Gli utenti provano a capire chi hanno incontrato, chi dovranno incontrare. Capire meglio se stessi e il contesto – ha spiegato la professoressa Simonelli – immagino le conversazioni siano di approfondimento, ma anche sulla sessualità. Quindi è un modo di capire meglio come mettere a fuoco per un domani l’utilizzo sempre più efficace di questo tipo di mezzo, che non necessariamente esclude una relazione più approfondita”.
Su Tinder “il sesso resta il motivo di incontro, certo, ma può emergere l’umanità degli utenti – ha aggiunto l’esperta – bisognerebbe sapere cosa scoprono gli utenti degli altri esseri umani. Perché il rapporto mordi e fuggi si basa solo sull’aspetto esteriore mentre cambia, anche se in percentuale ridotta, azzarderei il 5%, potrebbe cambiare il modo di utilizzare l’app stessa e provare a stabilire un rapporto di coppia”.
Anche perché “se uno si è trovato bene e oltre al sesso ci sono anche altre affinità, aumentano le possibilità di rivedersi. Ora che non è consigliabile né possibile avere un rapporto mordi e fuggi – ha concluso la professoressa Simonelli – si prova quindi ad allargare il campo della conoscenza che credo parta, rispetto alla motivazione di Tinder, ad approfondire in primis il sesso, e poi però a scoprire i gusti dell’altro, sul cibo, sul cinema o sulla musica”.
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