Raffaele Mammoliti
2 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – È polemica attorno alla decisione del presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, di rinviare le nomine di competenza del consesso a dopo lo svolgimento delle elezioni politiche.
Ad innescare la discussione è il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti che in una nota rimarca come «la decisione di rinviare le nomine, che come previsto dallo statuto, avrebbe dovuto decidere il consiglio regionale, pur apprezzando lo spirito, non cancella affatto la reiterazione sbagliata di una consuetudine deleteria per la nostra regione».
Per Mammoliti «a scanso di equivoci tale situazione è esclusiva responsabilità della politica e non certo del Presidente del Consiglio che dovrà ottemperare ai poteri sostitutivi. Demandare a pochi la decisione da manuale Cencelli pone un problema di trasparenza e di competenza. Il momento del cambiamento reale in Calabria passa attraverso l’acquisizione di credibilità della politica e del governo trasparente delle istituzioni democratiche della regione».
Per il consigliere regionale di opposizione è da evitare che «in questa fase si
attivassero promesse da campagna elettorale. Sarebbe utile rinsavire abbandonando questo metodo, promuovendo un sussulto democratico-politico-istituzionale e culturale atto a ripristinare le prerogative previste del Consiglio attraverso anche la definizione di un regolamento e/o accordo quadro che preveda una percentuale di nomine ex novo di persone che negli ultimi anni non siano state nominate né dal centro destra né dal centro sinistra. Per quanto mi riguarda in coerenza con quanto
sostenuto nel Consiglio regionale non intendo concorrere a tale spartizione e diffido chiunque ad assumere decisioni a nome mio».
In particolare «su questo terreno condurrò le mie battaglie in Consiglio e politicamente nei territori della regione. Nei prossimi giorni promuoverò un incontro aperto con iscritti, militanti ed elettori del Pd per esporre pubblicamente alcuni punti di vista utili a rafforzare la consistenza programmatica e il profilo strategico del Pd calabrese in vista di passaggi e appuntamenti importanti. Bisogna concretamente assumere scelte chiare a sostegno di un Piano straordinario del lavoro e favorire l’affermazione dei diritti di cittadinanza se si vuole veramente costruire una proposta politica di governo ai vari livelli alternativa al centro destra, credibile e soprattutto incentrata su un vero cambiamento politico, istituzionale, culturale».
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