Francesco Lollobrigida
INDICE DEI CONTENUTI
Dalla Lega ad Alleanza Verdi Sinistra è partita la gara per cavalcare la protesta dei trattori, Lollobrigida (Fratelli d’Italia): «D’accordo con loro su 9 punti su 10»
Sono pronti prima a occupare Sanremo e poi a dirigersi verso Roma. «Se non potremo salire sul palco dell’Ariston, saremo costretti a concentrare su Sanremo, a partire da domani, tutti i trattori dei presidi della Lombardia, del Piemonte e della Liguria, che già si stanno organizzando per potenzialmente raggiungere Sanremo entro domani o sabato mattina» tuona una nota di “Riscatto agricolo”. La marcia verso Roma è già partita. Appuntamento oggi a Piazza San Giovanni, dove si troveranno i trattori per la manifestazione indetta da Riscatto Agricolo. I palazzi della politica sono avvisati. Anzi no.
LE VOCI DEI LEADER DELLA PROTESTA DEI TRATTORI IN ITALIA
A sera, infatti, Riscatto agricolo ci ripensa con una nota: «Si ritiene di non procedere con la manifestazione in programma, ma di portare solo una delegazione di 10 trattori a San Giovanni, a simbolo della protesta. Tutti i manifestanti, con i loro mezzi agricoli, resteranno a sensibilizzare l’opinione pubblica, rimanendo nei presidi, il tutto per non incrinare ulteriormente il grande appoggio sino a oggi avuto da tutti i cittadini italiani, che già da molti giorni stanno sostenendo e incitando la resistenza degli agricoltori, nonostante i tanti giorni di disagi che le manifestazioni hanno portato nelle strade italiane».
Insomma, la scena cambia di ora in ora. Non è dato sapere se percorreranno o meno un pezzo della Capitale, scortati dalle forze dell’ordine. Di sicuro si aspettano risposte dall’Esecutivo di Giorgia Meloni. «Se non le avremo, i nostri trattori usciranno dal presidio e andranno liberi per Roma», dice a metà mattina Andrea Papa, uno dei leader di Riscatto agricolo, parlando di un «ultimatum» al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
«Vogliamo un incontro con il ministro – dice Papa – ma finora nessuno ci ha contattato. La manifestazione di domani (oggi per chi legge, ndr) a San Giovanni è l’unico risultato positivo di questi giorni e domattina i nostri dieci trattori si muoveranno dal presidio scortati dalla polizia». Ma se il ministro non risponderà all’ultimatum che scade sabato alle 12, conclude, i trattori «andranno liberi per la città».
E ancora, ecco Salvatore Fais, un altro dei leader di Riscatto agricolo che si sta distinguendo in questi giorni: «Siamo soddisfatti? È in corso una trattativa e questo percorso prevede una manifestazione a San Giovanni con dieci trattori e 1.500 persone. Molti agricoltori sono scontenti e cresce la rabbia, vogliamo tornare a casa con un risultato, ma non vogliamo assolutamente creare disagi ai romani».
«LONTANI DALLA POLITICA»
Girano poi voci strane. Si parla anche dell’adesione alla protesta di Giuliano Castellino. Una voce che viene seccamente smentita da Fais, che afferma che il suo movimento «è lontano dalla politica e da lui. Sarà la gente a scegliere da chi farsi rappresentare».
Insomma, qui non si scherza. Ci sono proteste in tutta Italia. Basta scorrere le agenzie di stampa. Chiusi due svincoli di autostrada in Sicilia. Proteste dello stesso tenore ci sono nel Salento, in Valdichiana tra i comuni di Foiano della Chiana (Arezzo) e Sinalunga (Siena) dove si trovano una ventina di trattori. E poi anche in Sardegna. Non si placano le proteste dei pastori e agricoltori a Cagliari, da dieci giorni in presidio permanente nel porto del capoluogo sardo.
Il messaggio è sempre lo stesso: se non ci sarà un incontro con il ministro Lollobrigida, minacciano di occupare la Capitale. Il più infuriato è l’ex forcone Danilo Calvani, oggi presidente del Cra agricoltori traditi: «Da oggi inizieranno ad arrivare diversi mezzi da più parti del Paese nei presidi concordati con la questura intorno a Roma. In molti si muovono da lontano e ci vorranno alcuni giorni prima che si riempiano. Lunedì, massimo martedì, arriveremo all’apice».
LOLLOBRIGIDA E LE OPPOSIZIONI
Ecco, e Lollobrigida? Il ministro dell’Agricoltura risponde da Berlino: «Con gli agricoltori il governo è d’accordo su 9 punti su 10. Il decimo su cui non c’è sintonia è invece la conflittualità tra agricoltori». Lollobrigida ritiene che in questo momento ci siano «agricoltori esasperati» che si mobilitano e c’è conflittualità sulla rappresentanza.
Nel frattempo i trattori sono anche arrivati a Sanremo dove si celebra il Festival della canzone. Una protesta che dovrebbe trovare spazio oggi con un comunicato letto da Amadeus. Mentre accade tutto questo, Matteo Salvini, alleato di governo di Giorgia Meloni, incontra una delegazione dei trattori a L’Aquila. Ed ecco che le opposizioni mettono in evidenza le differenze all’interno della maggioranza.
«Le parole del capogruppo della Lega alla Camera – dice Francesco Boccia – confermano che questa maggioranza è divisa anche sulla questione che riguarda l’esenzione Irpef sui terreni agricoli, su cui ora devono fare di corsa retromarcia. Se Molinari pensa che cancellare l’esenzione sia stato un errore, vuol dire che Lollobrigida o Giorgetti hanno sbagliato. Nella maggioranza è cominciata la gara per mettere il cappello alla protesta degli agricoltori. Questo comportamento è indecente».
Duro anche Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra: «Di fronte alle proteste degli agricoltori, con i trattori per le strade del Paese, dal governo arriva un’operazione barzelletta. Parliamo di un governo e di una maggioranza di destra che hanno votato la Pac in Europa, che Verdi e Sinistra non ha votato. Parliamo del governo che ha aumentato le tasse sugli agricoltori con l’ultima legge di Bilancio eliminando l’esonero Irpef e ha eliminato l’esenzione contributiva per gli under 40 che lavorano nel settore dell’ agricoltura».
La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA