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Ponte sullo Stretto, l’avvio ad agosto. 120 mila posti in 7 anni. Via libera all’aggiornamento del progetto definitivo. Salvini: “Unisce l’Italia. I maggiori benefici alla Lombardia”
La prima pietra entro l’estate. Obiettivo: completare i lavori entro il 2032. Con un impatto sull’occupazione che fra lavoratori diretti e indotto potrà arrivare fino a 120mila persone in 7 anni. Potrà resistere ad un terremoto di magnitudo 7,1 della scala richter. E consentirà di accorciare lo Stivale, tagliando i tempi di collegamento con la Sicilia di un’ora e mezzo per le auto e addirittura di due ore per i treni. Senza contare gli effetti su tutto il tessuto economico del Mezzogiorno.
Il grande progetto per il Ponte sullo Stretto fa un nuovo balzo in avanti, dopo lo stanziamento di oltre un miliardo di euro deciso in Finanziaria.
Ieri, il Cda della società “Stretto di Messina” ha dato il via libera all’aggiornamento del Progetto definitivo del 2011. E via libera alla documentazione che consente di riavviare i cantieri dopo lo stop deciso a suo tempo dal governo Monti. Una svolta “benedetta” dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che ha riunito presso il suo dicastero i vertici della società Stretto di Messina, i governatori della Sicilia e della Calabria, Renato Schifani e Roberto Occhiuto (in collegamento), i sindaci di Villa San Giovanni, Giuseppina Caminiti, e Messina, Federico Basile. “È un grande risultato ottenuto grazie all’impegno del governo”, commenta l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci. “Si conferma un progetto straordinario, tecnicamente all’avanguardia e di riferimento a livello internazionale”.
Dopo i molti ponti “Messina Style” costruiti nel mondo, è il momento di realizzarlo nello Stretto di Messina. Ora tutti i documenti arriveranno sul tavolo del ministero delle Infrastrutture che dovrà convocare la Conferenza di Servizi. A questa partecipano le amministrazioni statali e gli enti territoriali interessati dalla realizzazione dell’opera. La stessa documentazione sarà contestualmente trasmessa al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, al ministero della Cultura e alle altre Autorità competenti per le autorizzazioni di carattere ambientale e paesaggistiche.
Subito dopo l’approvazione del progetto definitivo, la “Stretto di Messina” predisporrà il piano economico-finanziario. Da questo risulterà l’intera copertura del fabbisogno finanziario dell’Opera attraverso i fondi già stanziati dalla legge di Bilancio 2024, unitamente alle risorse derivanti dall’aumento di capitale della Società già realizzato e dalla redditività complessiva attesa dal progetto.
Il ponte potrà resistere a venti con velocità superiore a 300 km/h. Anche se in oltre venti anni di monitoraggi eolici effettuati a livello locale non è mai stata raggiunta una velocità di vento superiore ai 150 km/h.
La percorribilità ferroviaria prevede l’incrocio in velocità in qualsiasi posizione di due convogli pesanti da 750 metri. L’analisi statica è stata calcolata con la presenza di quattro treni di 750 metri, due treni su ciascun binario. Soddisfatto il vicempremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. “Il Ponte sullo Stretto di Messina – ha detto – porterà lavoro, sviluppo e crescita non solo in due regioni affamate di infrastrutture e di lavoro, ma in tutta Italia. La prima regione ad incremento di Pil e posti di lavoro creati sarà la mia Lombardia. E’ un’opera che unisce l’intero Paese”.
Il Ponte sarà ad una unica campata sospesa di 3.3 chilometri. Le opere stradali e ferroviarie comprendono 40 km di raccordi viari e ferroviari (circa l’80% sviluppati in galleria). Questi collegheranno, dal lato Calabria, l’autostrada del Mediterraneo (A2) e la stazione FS di Villa San Giovanni e, dal lato Sicilia, le autostrade Messina-Catania (A18) e Messina-Palermo (A20) nonché la nuova stazione FS di Messina. Confermata, inoltre, la realizzazione, sul lato siciliano, di tre fermate ferroviarie in sotterraneo (Papardo, Annunziata, Europa) che, unite alle stazioni di Villa S. Giovanni, Reggio Calabria e Messina daranno concretezza al sistema metropolitano interregionale dell’area dello Stretto.
Il progetto prevede anche la realizzazione del Centro Direzionale (lato Calabria) progettato dallo “Studio Daniel Libeskind”. Gli aspetti architettonici saranno approfonditi in sede di Progettazione Esecutiva di concerto con gli Enti preposti alla tutela paesaggistica. Secondo l’analisi Costi-benefici il progetto è in grado di “generare un Valore Attuale Netto Economico (VANE) ampiamente positivo. Con un Saggio di Rendimento Interno del 4,5% superiore al livello minimo previsto dalla normativa vigente (3%)”.
Per l’estate partirà anche il piano degli espropri. Nei prossimi giorni sarà pubblicato sui quotidiani l’avviso di avvio del procedimento finalizzato all’approvazione del progetto dal parte del Cipess da cui deriverà la Dichiarazione di Pubblica Utilità. Questa fase intermedia consentirà a tutti gli interessati di prendere visione della documentazione progettuale e formulare eventuali osservazioni. In tempi ancora più brevi partiranno tutte le operazioni propedeutiche alla cantierizzazione. “Particolare attenzione alla viabilità, con la risoluzione delle interferenze, la bonifica degli ordigni bellici, indagini archeologiche, geognostiche e geotecniche, predisposizione dei campi base”.
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