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Antonio Tajani, reggente di Forza Italia in attesa del congresso

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NESSUN veto, ma bisogna guardare in faccia la realtà e a quello che propone il mercato della politica. Antonio Tajani, reggente di Forza Italia in attesa del congresso, spiega con calma e ponderando le parole perché l’idea di Matteo Salvini di un’alleanza in Europa tra partiti di centrodestra sul modello italiano, è irrealizzabile. «Esiste una sola maggioranza in Europa per sconfiggere la sinistra, ed è quella grazie alla quale fui eletto presidente del Parlamento europeo nel 2017». «La sinistra la sconfiggemmo davvero, non a parole» continua il presidente azzurro dicendo che la condizione necessaria è che ci sia un’alleanza tra il Partito popolare europeo (Ppe), i liberali e i conservatori europei. «Non esistono altre maggioranze possibili per battere le sinistre. Il cantiere è aperto. Bisogna lavorare». Da qui l’invito a Salvini a collaborare.

IL PROGRAMMA

Nel frattempo si è aperto con il «commosso omaggio» alla memoria del fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, il documento programmatico letto ieri da Antonio Tajani alla riunione dei gruppi parlamentari. E c’è la promessa solenne che tutti si impegneranno a «continuarne l’opera nello spirito di unità che ha sempre voluto». Il documento postato sulle chat forziste, sarà approvato al Consiglio nazionale convocato il 15 luglio dopo essere stato arricchito dai contributi di deputati e senatori. Il testo contiene anche la rivendicazione del ruolo centrale del movimento lanciato dal Cav nel ‘94: «FI ha un ruolo insostituibile nella politica italiana nel solco del Ppe: quello di affermare e tradurre in azione politica i grandi principi liberali, cristiani, garantisti, europeisti, atlantici, che costituiscono la nostra identità e che solo Forza Italia rappresenta in modo organico e coerente».

Da «questa cornice valoriale», si sottolinea, dal “manifesto politico”, il primo post-Silvio, «deriva la nostra appartenenza al Ppe, che orgogliosamente rappresentiamo in Italia e che costituisce parte essenziale della nostra identità. Un’Europa forte, salda nelle sue radici giudaico-cristiane e nei suoi valori liberali, protagonista nel mondo con una comune politica estera e di difesa, in stretto accordo con gli Usa e gli altri alleati della Nato, un’Europa espressione dei popoli e non soltanto degli Stati, costituisce il più lungimirante sogno nell’eredità politica di Berlusconi».

LEALTÀ VERSO IL GOVERNO

Per realizzarla, si precisa nella bozza del documento, «è necessario far nascere alle prossime elezioni europee una maggioranza politica scelta dai cittadini d’Europa e costituita da famiglie di partiti omogenee, i Popolari, i Liberali, i Conservatori». Nel documento si legge anche che il «centro-destra è la casa naturale di Forza Italia, nasce dal coraggio e dalla visione del presidente Berlusconi e trova oggi nel governo Meloni il suo coerente compimento». Insomma ,viene ribadito il leale sostegno al governo Meloni. «Per questo Forza Italia -si legge nel testo – è impegnata in un sostegno leale a questo governo per l’intera legislatura e per il futuro, e allo stesso tempo è impegnata a realizzare, come forza di governo responsabile, gli impegni assunti con i cittadini».

«Abbiamo il dovere della coerenza e la responsabilità di proporre, soprattutto ai giovani, una visione del futuro capace di restituire speranza e fiducia» si legge ancora nel documento. Ma vengono anche elencati i “punti” fondamentali, le priorità su cui si dipanerà l’azione parlamentare e governativa del movimento lanciato dal Cav nel ‘94 e ora nelle mani del reggente Tajani in vista delle europee. Vengono enunciati per lo più i cavalli di battaglia del berlusconismo (a cominciare dalla riforma della giustizia, il taglio delle tasse e il Ponte sullo Stretto), considerati condicio sine qua non per un efficiente impiego dei fondi del Pnrr.

IL FUTURO DEL PAESE

«Il futuro del sistema Paese si basa prima di tutto sul recupero della competitività del nostro apparato produttivo, da realizzare attraverso riforme strutturali. La prima riguarda il taglio della pressione fiscale e la semplificazione del sistema di prelievo, nella prospettiva della flat tax da realizzare nella legislatura. In parallelo, serve ridurre gli oneri burocratici complessivi e semplificare la PA. Le nostre banche devono essere solide, il risparmio sicuro e disponibile a finanziare investimenti», si sottolinea, oltre alla necessità di «investire di più sui trasporti e sulle infrastrutture».

Non manca, poi, il riferimento alla giustizia, nell’alveo tracciato dall’attuale Guardasigilli: «È necessaria una profonda riforma del sistema giudiziario, secondo le linee garantiste indicate dal ministro Nordio, sia per estendere le garanzie per i cittadini e valorizzare il lavoro dei magistrati seri e corretti, sia per restituire efficienza al sistema, in particolare nel settore della giustizia civile». «Sono – si precisa nel documento – le condizioni che consentiranno anche un efficiente impiego dei fondi del Pnrr, occasione irrinunciabile per far ripartire il Paese che ci viene offerta dall’Europa grazie al lavoro tenace di Berlusconi e di Forza Italia. Sono anche le condizioni per gestire il nostro alto debito pubblico con la necessaria prudenza, senza zavorrare il Paese di nuove tasse, le nuove generazioni di nuovo debito e mettendo le ali per una crescita sana e duratura».


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