3 minuti per la lettura
Guerra in Ucraina, il Consiglio Europeo non ha dubbi e punta deciso al sostegno a Zelensky «Consegnare con urgenza munizioni a Kiev»
BRUXELLES (BELGIO) – Guerra in Ucraina soprattutto, ma anche mercato unico ed economia, energia. Sono i principali temi su cui il Consiglio europeo, riunito a Bruxelles, ha adottato delle conclusioni al termine della prima giornata di incontri.
Il Consiglio europeo ha ribadito “la sua ferma condanna” della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina. Guerra che costituisce “una palese violazione della Carta delle Nazioni Unite”. Inoltre, ricorda “il risoluto sostegno dell’Unione europea all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale nonché al suo diritto naturale di autotutela contro l’aggressione russa”. Nelle conclusioni, si legge che “la Russia deve porre fine all’aggressione e ritirare immediatamente, completamente e senza condizioni tutte le sue forze militari e forze ausiliarie dall’intero territorio dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Il diritto internazionale umanitario, anche in relazione al trattamento dei prigionieri di guerra, deve essere rispettato”.
Il Consiglio europeo “condanna con la massima fermezza la violenza sessuale e di genere. La Russia deve garantire immediatamente il rimpatrio in condizioni di sicurezza degli ucraini, in particolare dei bambini, deportati o trasferiti con la forza in Russia”.
In tale contesto, il Consiglio europeo “prende atto dei mandati d’arresto recentemente emessi dalla Corte penale internazionale nei confronti del presidente russo e della sua commissaria per i diritti dei minori per il crimine di guerra di deportazione e trasferimento illegali di bambini ucraini dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia”.
L’Unione europea e gli Stati membri “stanno intensificando gli sforzi intesi a contribuire a soddisfare le pressanti esigenze militari e di difesa dell’Ucraina. Tenuto conto degli interessi di tutti gli Stati membri in materia di sicurezza e di difesa, il Consiglio europeo accoglie con favore l’accordo raggiunto per consegnare con urgenza munizioni terraterra e munizioni di artiglieria all’Ucraina. E, se richiesti, missili, anche attraverso l’acquisizione congiunta e la mobilitazione di finanziamenti adeguati, tra l’altro mediante lo strumento europeo per la pace, puntando a fornire, entro i prossimi dodici mesi, un milione di munizioni di artiglieria nell’ambito di uno sforzo congiunto, fatto salvo il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri”.
Per quanto riguarda i temi economici, l’Unione europea “sta costruendo un’economia solida e adeguata alle esigenze future che garantisca prosperità a lungo termine. Ciò richiede un approccio integrato in tutti i settori politici per incrementare la produttività e la crescita in tutta la base economica del nostro continente, combinando un mercato unico approfondito e politiche industriali, agricole e commerciali rafforzate”.
Per il Consiglio europeo “un mercato unico ben funzionante rimane fondamentale per il successo delle transizioni verde e digitale, per la nostra crescita futura e per la coesione economica, sociale e territoriale”.
“Sebbene la situazione energetica nell’Unione europea sia migliorata”, il Consiglio europeo “invita la Commissione e gli Stati membri a garantire la preparazione e la pianificazione di emergenza in vista della prossima stagione di riempimento dei siti di stoccaggio del gas e della prossima stagione di riscaldamento. In tale contesto – si legge – esorta tutti i portatori di interessi a sfruttare appieno il meccanismo di acquisto in comune AggregateEU attraverso la piattaforma dell’UE per l’energia al fine di migliorare ulteriormente la sicurezza dell’approvvigionamento di gas a prezzi accessibili”.
In collaborazione con Italpress
La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA