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Sergio Mattarella alla Camera insieme al presidente della Camera Fico e a quello del Senato Casellati

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ROMA – Sergio Mattarella ha giurato da nuovo presidente della Repubblica. Alla Camera, davanti ai parlamentari e ai delegati regionali, Mattarella ha prima ringraziato per la rielezione e poi ha pronunciato il suo discorso. Un lungo intervento interrotto più volte dagli applausi dei parlamentari presenti, spesso anche in piedi.

Diversi gli argoomenti toccati dal presidente Mattarella: dall’ambiente al razzismo, dall’urgenza della riforma del sistema giudiziario alla scuola, dalla cultura alla crisi in Ucraina.

“L’Italia punti alla ripresa e al futuro” tra le prime parole del presidente della Repubblica.

“I grandi cambiamenti che stiamo vivendo a livello mondiale impongono soluzioni rapide, innovative, lungimiranti, che guardino alla complessità dei problemi e non soltanto agli interessi particolari – ha detto Mattarella – all’interno e nella dimensione internazionale è intensamente impegnato il Governo guidato dal Presidente Draghi; nato, con ampio sostegno parlamentare, nel pieno dell’emergenza e ora proiettato a superarla, ponendo le basi di una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese e dell’Europa. Al Governo esprimo un convinto ringraziamento e gli auguri di buon lavoro”.

“Da molti decenni i Paesi europei – ha proseguito il capo dello Stato – possono godere del dividendo di pace, concretizzato nell’integrazione europea e accresciuto dal venir meno della Guerra fredda. Non possiamo accettare che ora, senza neppure il pretesto della competizione tra sistemi politici ed economici differenti, si alzi nuovamente il vento dello scontro; in un continente che ha conosciuto le tragedie della Prima e della Seconda guerra mondiale”.

“Dobbiamo fare appello – ha proseguito – alle nostre risorse e a quelle dei paesi alleati e amici affinché le esibizioni di forza lascino il posto al reciproco intendersi, affinché nessun popolo debba temere l’aggressione da parte dei suoi vicini. I popoli dell’Unione Europea devono esser consapevoli che ad essi tocca un ruolo di sostegno ai processi di stabilizzazione e di pace nel martoriato panorama mediterraneo e medio-orientale. Non si può sfuggire alle sfide della storia e alle relative responsabilità”.

Quello che serve, secondo Mattarella, è “un impegno comune” per costruire “una Repubblica capace di riannodare il patto costituzionale tra gli italiani e le loro istituzioni libere e democratiche. Oggi nuove difficoltà si presentano. Le famiglie e le imprese dovranno fare i conti con gli aumenti del prezzo dell’energia. Preoccupa la scarsità e l’aumento del prezzo di alcuni beni di importanza fondamentale per i settori produttivi”.

Sul Parlamento: “È indispensabile che le riforme annunciate giungano con immediatezza a compimento affinché il Consiglio superiore della Magistratura possa svolgere appieno la funzione che gli è propria, valorizzando le indiscusse alte professionalità su cui la Magistratura può contare, superando logiche di appartenenza che, per dettato costituzionale, devono rimanere estranee all’Ordine giudiziario”.

Standing ovation anche nel ricordo di Monica Vitti e di David Sassoli.

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