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Chiusi alle 15 i seggi per le consultazioni elettorali svolte tra ieri e oggi: si è votato per il rinnovo di 1.192 amministrazioni comunali, per le suppletive della Camera (XII circoscrizione Toscana, collegio uninominale 12 – Siena e nella circoscrizione XV Lazio 1, collegio uninominale 11 – Roma – Quartiere Primavalle) e per le regionali in Calabria; 12.147.040 gli elettori chiamati alle urne, distribuiti in 14.505 sezioni.
Ora l’accertamento del numero dei votanti definitivi per ciascuna consultazione, procedendo nell’ordine, nei comuni interessati, prima allo scrutinio per le suppletive della Camera e successivamente, senza interruzione, allo scrutinio per le amministrative.
Per la Calabria precedenza alle regionali, lo scrutinio per le amministrative è rimandato a domani alle 9.
ROMA – Stando alle seconde proiezioni di Consorzio Opinio Italia per Rai, con una copertura del campione del 12%, per la corsa al Campidoglio il candidato di centrodestra Enrico Michetti è al 30,3% dei voti, il secondo è il candidato dem Roberto Gualtieri con il 27,4% delle preferenze .
MILANO – In base alla prima proiezione Swg per La7, alle comunali a Milano il candidato Giuseppe Sala (centrosinistra) raggiunge una forchetta del 56,2-60,2 seguito da Luca Bernardo (centrodestra) con 27.2-31.2.
In base alle prime Proiezioni del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle comunali a Milano il candidato Giuseppe Sala (centrosinistra) raggiunge il 56%, seguito da Luca Bernardo (centrodestra) con il 33,9%. Seguono Layla Pavone (3,9) e Gianluigi Paragone (2,9).
BOLOGNA – Stando alle seconde proiezioni di Consorzio Opinio Italia per Rai, con una copertura del campione del 10%, a Bologna il candidato di centrosinistra, Matteo Lepore, appoggiato sia dal Pd che dal Movimento 5 Stelle, stacca il candidato del centrodestra Fabio Battistini con il 58,5% delle preferenze, Battistini è al 31,3% dei voti. Al 3,3% la candidata di Potere al Popolo Marta Collot.
NAPOLI – In base alla prima proiezione Swg per La7, alle comunali a Napoli il candidato Gaetano Manfredi (centrosinistra e M5s) raggiunge una forchetta del 60.9-64.9. seguito da Catello Maresca (centrodestra) con il 15-19. Seguono Antonio Bassolino (8.4-12.4%).
In base al primo Exit poll del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle comunali a Napoli il candidato Gaetano Manfredi (centrosinistra e M5s) raggiunge una forchetta del 57-61%. seguito da Catello Maresca (centrodestra.) con il 19-23%. Seguono Antonio Bassolino (9-13%) e Alessandra Clemente (5,5-7,5%).
TORINO – Stando alle seconde proiezioni di Consorzio Opinio Italia per Rai, con una copertura del campione dell’11%, Stefano Lo Russo, candidato del centrosinistra, è al 43,5% dei voti mentre il candidato del centrodestra Paolo Damilano al 38,6%. Terza con molto distacco è Valentina Sganga del Movimento 5 Stelle, che si ferma al 9%.
CALABRIA – In base alla prima proiezione Swg per La7, alle regionali in Calabria il candidato Roberto Occhiuto (centrodestra) raggiunge una forchetta del 56-60, seguito da Amalia Cecilia Bruni (centrosinistra) con il 24.6-28.6; al terzo posto Luigi de Magistris con 11.7-15.7%
TRIESTE – In base alla prima proiezione Swg per La7, alle comunali a Trieste il candidato Roberto Dipiazza (centrodestra) raggiunge una forchetta del 42,4-46,4. seguito da Francesco Russo (centrosinistra) con il 30.1-34.1%.
L’AFFLUENZA – A 621 comuni campionati, su un totale di 1.153, il Viminale rende noto che la percentuale dell’affluenza alle ore 15 è pari al 59,79%. Nelle precedenti consultazioni, nel 2016, il dato era stato del 65,98% ma in quell’occasione si era andati al voto in un solo giorno. Così come in altre grandi città italiane, anche a Napoli le comunali fanno segnare l’affluenza peggiore di sempre per il primo turno delle elezioni amministrative. Alle urne sono andati il 47,19% degli aventi diritto; cinque anni fa, al primo turno aveva partecipato il 54,12% degli elettori. Nel 2011, sempre al primo turno, l’affluenza era stata del 60,33%. Nel 2006, alle urne andò il 66,64% dei napoletani. E’ in calo l’affluenza alle elezioni comunali di Milano al punto che meno di un elettore su due è andato alle urne, un dato mai verificato in città: alla chiusura dei seggi ha votato infatti il 47,6% contro il 54,6% del 2016, quando si votò in un solo giorno. Nel 2011, l’affluenza era stata molto più alta, il 67,5%.
L’affluenza finale dei votanti a Torino è rimasta abbondantemente sotto il 50%: nei 919 seggi si sono presentati 331.488 elettori, pari al 48,06% dei 689.684 aventi diritto, il peggior risultato della storia nel capoluogo piemontese. Solo nel 2016 la percentuale degli elettori alle urne è rimasta sotto il 60%: al primo turno 57,18%, al ballottaggio 54,41%. Dieci anni fa a Torino l’affluenza finale è stata 64,73%, vent’anni fa 82,56%. Il dato più alto nel 1970, con il voto del 93,1% degli aventi diritto.
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