Il trasporto pubblico è tra le attività da monitorare
8 minuti per la letturaChe la fase 2 abbia inizio. Il 4 maggio rappresenta per tutta Italia l’avvio di un nuovo periodo a due mesi di distanza dall’emergenza Covid-19. Il decreto a firma del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, apre ad una serie di attività, pur precludendo il “liberi tutti”, come più volte ribadito dal premier.
Vietati abbracci e baci, ma via libera ai fidanzati che da lunedì potranno rivedersi, rimanendo comunque in vigore il “distanziamento” sociale con la mascherina obbligatoria nei negozi o nei mezzi pubblici, con il settore dei trasporti sotto osservazione soprattutto nelle grandi città.
Gli assembramenti restano categoricamente vietati e rappresentano il vero punto di svolta, dal momento che l’eventuale ripetersi della aggregazioni potrebbe portare ad una nuova ondata di contagi e, di conseguenza, ad una nuova stretta. Sicuramente, da lunedì 4 maggio, sarà possibile vivere con maggiore tranquillità e più spazi di manovra,
Sono queste alcune delle indicazioni del Governo che risponde alle Faq, le domande più frequenti di chiarimento sul Dpcm della Fase 2, fermo restando alcune differenziazioni in vigore sui territori regionali a causa delle ordinanze emesse dai governatori e sulle quali permangono non poche polemiche e perplessità.
NO ALLE PASSEGGIATE, USCIRE SOLO PER NECESSITA’ – Il via libera viene dato solo agli spostamenti giustificati per necessità, che rientrano appunto in questi quattro ambiti: lavoro, spesa, congiunti o sport all’aperto. In altri termini, non si potrà uscire per prendere semplicemente una “boccata d’aria” o per andare a zonzo. Pertanto, le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da ragioni di necessità.
SI POTRANNO RIVEDERE (MA NON RIABBRACCIARE) I CONGIUNTI, AMICI ESCLUSI – Per congiunti vanno intesi i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo come ad esempio i fidanzati. E, ovviamente, i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).
Se sono persone non conviventi, il Governo si raccomanda di limitare “al massimo” gli incontri. Non sono invece “congiunti” i semplici amici e conoscenti. Ad ogni modo, i “congiunti” non potranno essere riabbracciati: in occasione di questi incontri, bisognerà infatti rispettare la distanza di almeno un metro, e indossare la mascherina.
MASCHERINA E DISTANZA DI ALMENO UN METRO, I DUE OBBLIGHI DA RISPETTARE – In caso di incontro con un “congiunto”, o se si entra in un luogo chiuso accessibile al pubblico (quali mezzo di trasporto pubblico o negozi), bisogna osservare due obblighi: l’uso della mascherina, e la distanza di “almeno” un metro tra le persone. L’obiettivo è quello di evitare rischi di contagio: per questo motivo, il Governo afferma che bisogna assolutamente evitare assembramenti.
Sì AGLI SPOSTAMENTI TRA LE REGIONI, MA SOLO LIMITATISSIMI – Non è consentito lo spostamento fra Regioni diverse a meno che non esistano comprovate esigenze lavorative o assoluta urgenza o motivi di salute. Quindi, da lunedì si potrà rientrare presso il proprio domicilio o residenza o abitazione anche provenendo da un’altra Regione ma poi una volta rientrato, non saranno consentiti spostamenti al di fuori della Regione a meno che non esistano appunto motivi di urgenza.
A proposito delle seconde case: non ci si potrà recare né se sono nella stessa regione né se si trovano in una regione diversa. Non sono da annoverare nei casi di assoluta urgenza o necessità per cui sarà consentito lasciare la propria abitazione.
VIA LIBERA ALLA CORSA E ALLA BICICLETTA, MA DA SOLI O A DISTANZA – Si potrà fare sport, ad esempio correre o andare in bicicletta, anche lontano dalla propria abitazione e quindi oltre 200 metri da casa: il Dpcm del 26 aprile consente infatti l’attività motoria all’aperto ma “solo se è svolta individualmente”, a meno che non si tratti di persone conviventi. Due persone che vivono sotto allo stesso tempo, ad esempio, come marito e moglie, potranno uscire e camminare assieme ma dovranno comunque mantenersi alla distanza di almeno un metro.
Se chi va a fare attività è un minore, è prevista la presenza di un accompagnatore, come nel caso di persone non completamente autosufficienti. Ma in ogni caso resta il divieto di formare assembramenti. Se si tratta di attività sportiva (come ad esempio la corsa), bisogna rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri. Se è semplice attività motoria (ad esempio andare in bicicletta), basterà un metro. Ci si potrà spostare con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività, ma in ogni caso non nè consentito al di fuori della propria Regione.
L’ENTRATA È CONSENTITA AL PARCO PUBBLICO MA LE ALTALENE RESTANO VUOTE – Si potrà andare in un parco, in una villa o in un giardino pubblico, ma a patto di evitare assembramenti e di mantenere la distanza di almeno un metro tra le persone. Altalene e scivoli rimarranno vuoti: non possono infatti essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini che restano chiuse. Qualora invece si intraveda il rischio di un assembramento, il sindaco può subito disporre la temporanea chiusura dell’area verde.
SI POTRA’ DIRE ADDIO, IN POCHI, AL CARO DEFUNTO – Potremo salutare il caro estinto in una cerimonia intima: da lunedì viene data la possibilità di svolgere celebrazioni funebri, con un numero di partecipanti massimo fissato in 15 persone, indossando le mascherine protettive e possibilmente all’aperto.
La cosa importante è che potremo recarci in un’altra Regione per questa triste occasione. Ai funerali, così come nei cimiteri, si potrà essere assistere sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e del divieto di assembramento.
FAREMO LA SPESA SOLO CON MASCHERINE E GUANTI – Non cambia nulla delle modalità per andare a fare la spesa: nei piccoli negozi, si entrerà uno alla volta mentre nei supermercati l’accesso sarà scaglionato.
Oltre ad indossare la mascherina, che diventa ormai obbligatoria, il cliente potrà disporre del gel disinfettante per le mani e dei guanti monouso che verranno messi a disposizione vicino alle casse e ai sistemi di pagamento. I clienti dovranno indossare la mascherina, oltre ai guanti, così come gli addetti alla vendita. Dove possibile, vengono previsti percorsi diversi per entrate e uscite.
SI’ AL CAFFE’ AL BAR, MA ANDRA’ BEVUTO ALTROVE – Bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, birrerie, caffetterie ecc. restano chiusi ma potranno fornire sia il servizio della consegna a domicilio (delivery) sia l’asporto (take away). Bisognerà sempre rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi.
LO SHOPPING SOLO ON-LINE, MA IL TAGLIANDO AUTO SI POTRA’ FARE – Si potrà continuare a fare shopping via internet; per televisione; per corrispondenza, radio, telefono; per mezzo di distributori automatici. I negozi, a parte quelli di prima necessità e di abbigliamento e di calzature per bambini, manterranno infatti le serrande abbassate ma on line, potranno vendere i loro prodotti.
Ci si potrà però recare da un concessionario auto per acquistare un veicolo, fare un tagliando, effettuare cambio pneumatici e altre attività di manutenzione. Per i beni di prima necessità, come ad esempio la spesa, oltre a recarsi al supermercato o in negozio, viene consentita la consegna a domicilio, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari sia per il confezionamento che per il trasporto, ma con vendita a distanza senza riapertura del locale. Chi organizza le attività di consegna a domicilio deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro.
LA COLF PUO’ PRESTARE SERVIZIO, ANCHE SE NON CONVIVENTE – Colf, badanti e babysitter possono continuare a prestare servizio, a prescindere dalla convivenza. Nel dpcm del 22 marzo scorso, il governo aveva escluso dallo stop il codice Ateco 97, che include tutti i datori di lavoro domestico. Tuttavia, aveva suggerito di sospendere l’attività, salvo casi eccezionali, come atto di responsabilità e per dare attuazione alle disposizioni introdotte. Nelle Faq, viene chiarito che possono continuare a prestare servizio e che non influisce in questa decisione la convivenza o meno tra la colf e il datore di lavoro.
L’ARTE COME LAVORO: VIA LIBERA AI RESTAURATORI – Via libera ai lavori su quadri, affreschi, sculture, mosaici, arazzi, beni archeologici. Il Governo definisce infatti queste attività “non sostanzialmente riconducibili a profili ricreativi o artistici”.
LIBERI PROFESSIONISTI POSSONO ESERCITARE “A DISTANZA” – I liberi professionisti potranno continuare la loro attività se organizzata a distanza: ad esempio, gli amministratori di condominio potranno continuare ad esercitare attraverso il lavoro agile o smart working.
SI’ A ESAMI E LAUREE “IN PRESENZA”, MA CON CAUTELA – Sì alle sessioni d’esame e alle cerimonie di laurea “in presenza” e quindi non in via telematica, ma con cautela. Il Governo precisa infatti che potranno essere svolte “a condizione che vi sia un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione”: quindi mascherine, distanza di almeno un metro. Nel caso in cui non possa essere assicurata l’adozione di tali misure, si potrà ricorrere alle modalità a distanza.
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