Vincenzo De Luca
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Cinque anni fa una condanna fece scattare la sospensione da governatore in virtù della legge Severino, poi è tornato in sella, stava per essere fatto fuori in nome dell’alleanza giallo-rossa quando la gestione dell’emergenza Covid a suon di video e ordinanze lo ha salvato riposizionandolo sul “trono”. Sempre il coronavirus, con tutto ciò che ha comportato gestire quella drammatica fase in cui al Nord si moriva in ospedale e al Sud si rimaneva chiusi in casa, potrebbe mettere di nuovo nei guai Vincenzo De Luca.
GLI INDAGATI
I suoi fedelissimi, che si sono adoperati durante i mesi del lockdown per aprire ospedali nuovi in tempi record , sono finiti nelle maglie della Procura di Napoli. Per appalti affidati in tutta fretta da soggetti preposti a farlo, ma anche da altri non specificamente collocati in plancia di comando sulla sanità. E pende da mesi sulla maggiore azienda sanitaria d’Europa, la Napoli 1, il rischio di essere commissariata per una vecchia storia di infiltrazione camorristica nell’ambito di un ospedale. La questione è sul tavolo del Viminale, il braccio di ferro tra democratici e grillini alleati di Governo non ha ancora portato ad una decisione.
L’INCHIESTA
Quattro gli indagati al momento, tutti vicinissimi al presidente De Luca. Roberta Santaniello, dirigente dell’ufficio di gabinetto della Giunta regionale della Campania, indagata nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli (pm Mariella Di Mauro, procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio) sulla realizzazione degli ospedali Covid in Campania (Napoli, Caserta e Salerno). Alla dirigente, a cui è stato sequestrato il telefono cellulare e il computer, viene contestato il reato di turbativa d’asta. Gli investigatori stanno cercando di fare luce sulle gare della Soresa (la centrale per gli acquisti per enti sanitari, società partecipate, enti strumentali e altre PA della Regione Campania). Lo stesso reato viene contestato dagli inquirenti anche al dirigente dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, al consigliere regionale Luca Cascone (delegato a tutto altro settore, i trasporti) e al presidente della Soresa, Claudio Cuccurullo.
COVID CENTER
L’obiettivo degli inquirenti è fare luce sul maxi appalto da 18 milioni di euro necessari per la realizzazione dei Covid Center in Campania. Questa la difesa della Santaniello: “In quei giorni una delle cose a cui pensavo sempre era quando avrei rivisto la mia famiglia, i miei nipoti. Le mie giornate cominciavano alle 7 finivano alle 23 per assolvere al compito affidatomi. Tutto, rischiando la salute, mentre il mondo era chiuso, per aiutare a superare la più grande emergenza dei nostri tempi e per dare ai cittadini ciò di cui avevano bisogno nel più breve tempo possibile. Oggi la magistratura indaga e ho piena fiducia nel loro lavoro. Tutto si chiarirà come dovuto, sono serena, tranquilla e continuo a lavorare a testa bassa come sempre”. Anche Cascone nei giorni scorsi si è detto sereno sottolineando di aver dato una mano spontaneamente senza preoccuparsi di avere o meno titolo per farlo.
L’ATTACCO
“La vicenda giudiziaria ha il suo corso, ma per quanto mi riguarda buttare venti milioni di euro per realizzare ospedali chiusi è un vero delitto. I cittadini non vengono curati”, è il commento del candidato di centrodestra alla presidenza della Regione Campania Stefano Caldoro nel corso della sua visita a Vallo della Lucania. “È una responsabilità morale prima che giudiziaria. In questo periodo sono stati fatti errori gravissimi, si sono sperperati soldi pubblici, oggi abbiamo il Cardarelli e gli ospedali pieni di barelle, liste di attesa che arrivano a sei mesi, cittadini che si devono pagare le cure e tanto altro. Dunque l’unica verità è che sulla sanità la situazione è drammatica. Con De Luca abbiamo fatto enormi passi indietro ed è scandaloso. Adesso abbiamo l’obbligo di recuperare terreno attraverso un lavoro serio e concreto”; ha aggiunto l’ex governatore.
“Volete sapere a cosa sono serviti i 18 milioni di euro che la Regione Campania ha speso per fronteggiare l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus? In teoria sarebbero serviti per costruire tre “ospedali covid” a Napoli, Caserta e Salerno. E invece sono serviti per strane gare d’appalto – che hanno già degli indagati dalla Procura di Napoli, e non solo; per collaudi mai fatti; per prefabbricati inagibili; per ventilatori mai arrivati; per le strutture ospedaliere di Caserta e Salerno che non hanno mai aperto per blocchi di cemento non idonei a reggere moduli di terapia intensiva; per lavori mai finiti. Eccolo il modello di legalità, trasparenza ed efficienza che De Luca sostiene di aver instaurato in Campania”, ha aggiunto il deputato della Lega in Campania on. Gianluca Cantalamessa in un post su Facebook annunciando di aver presentato un’interrogazione in merito. Molto agguerriti nella battaglia elettorale sulla sanità, i grillini.
“L’inchiesta sugli appalti per gli ospedali Covid ha finalmente zittito il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, avvolto nel silenzio da giorni, dopo che i suoi fedelissimi sono finiti nel mirino della magistratura e uno di loro, il consigliere uscente Luca Cascone, resta immobile candidato nelle liste elettorali per il rinnovo del Consiglio Regionale. Ecco perché non avevano voluto firmare il patto “Liste Pulite” proposto dalla nostra candidata presidente Valeria Ciarambino”, ha detto la deputata M5s Virginia Villani.
TRE OSPEDALI
“Le indagini sui tre ospedali Covid inutilizzati e sulla gestione – sine titulo – di appalti pubblici milionari, coinvolge il direttore Verdoliva, il direttore della centrale regionale appalti della sanità campana, il consigliere regionale Cascone e la dirigente dell’ufficio di gabinetto del Governatore, ex dirigente Pd ad Avellino. Come Istituzioni abbiamo il dovere di monitorare il fenomeno e arginarlo in tutti i modi possibili: innanzitutto chiediamo ancora al Ministro degli Interni Luciana Lamorgese il commissariamento – come da richiesta della Commissione di Accesso – dell’Asl Napoli 1 e di mettere in campo ogni provvedimento che tuteli la sanità dalla gestione scellerate di questi signori”, ha aggiunto.
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