Gaetano Manfredi a Feuromed 2023
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Feuromed 2023, il sindaco Gaetano Manfredi rilancia il ruolo della città: «Napoli capitale del mondo ponte tra Europa e Africa»
Baciata dal sole, cullata dal mare. Il Festival euromediterraneo dell’Economia non poteva che mettere le proprie radici in una delle maggiori città del regno d’Italia, per sviluppo demografico, per tradizioni storiche, per importanza economica. L’etimologia del nome “Napoli” deriva dal termine greco Neapolis che significa “città nuova”.
Una etimologia più che mai attuale con la nuova primavera targata Gaetano Manfredi, ex rettore della Federico II, la più antica università del mondo a essere nata attraverso un provvedimento statale.
FEUROMED 2023, IL SINDACO GAETANO MANFREDI E IL RUOLO DI NAPOLI
L’uomo del riscatto e del rilancio non usa mezzi termine per consacrare, questa volta nelle vesti di primo cittadino, il ruolo che gioca oggi la sua città.
«Napoli è una capitale che può dare un nuovo apporto all’Europa nel Mediterraneo, per una nuova politica di sviluppo, grazie alle nostre Università, centri di ricerca e di innovazione. Napoli può essere un ponte tra l’Europa e il Continente africano – ha sottolineato il primo cittadino nel suo intervento di apertura dei lavori della prima giornata del Festival nella sala dei Baroni del Maschio Angioino, sede, peraltro, del consiglio comunale partenopeo – Ospitiamo a Napoli un evento di grande rilievo nazionale e internazionale: un’occasione per consolidare un confronto costruttivo sul ruolo della nostra città e dell’intero Mezzogiorno nel Mediterraneo alla luce dei mutati equilibri politici, sociali ed economici nel mondo».
«Noi siamo perfettamente in linea con i tempi, i progetti stanno procedendo regolarmente. Adesso passiamo quest’anno alla fase realizzativa che è la sfida più grande – ha detto il primo cittadino – Io avevo grandi timori sui progetti e sul reperimento dei finanziamenti, ma questa fase l’abbiamo superata brillantemente. Adesso parte la fase delle realizzazioni, i tempi sono molto stretti e la burocrazia italiana è terribile, la vera sfida è questa».
«VIVIAMO UN MOMENTO DI GRANDE TRASFORMAZIONE»
Manfredi ha evidenziato che la città e la Campania stanno vivendo «un momento di grande trasformazione: gli indicatori economici sono positivi, il Pil è cresciuto così come l’export. Quella che si presenta oggi è un’occasione storica per Napoli e per l’intero Mezzogiorno. E non bisogna assolutamente sprecarla».
«Noi abbiamo una grande opportunità – ha sottolineato ancora il sindaco di Napoli – la possibilità di essere ponte tra due realtà fondamentali: un’Europa che è sempre una delle grandi potenze mondiali e, a sud, un’Africa, un continente giovane, che vuole essere oggi nuovo protagonista delle realtà globali, che ha voglia di crescere e che ha grande potenziale umano. Su questi punti dobbiamo fare leva, creare reti di formazione sulle due sponde del Mediterraneo. Sono molto fiducioso che questa opportunità possa essere colta».
La eterogeneità, la vastità, la bellezza di suoni, colori, canti, versi della millenaria cultura napoletana vive un matrimonio millenario con il Mediterraneo.
«Abbiamo la storia che ce lo dice – ha aggiunto Manfredi – Laddove il Sud d’Italia ha rappresentato una sua soggettività politica capace di interloquire con tutto il bacino del Mediterraneo, le dinamiche di sviluppo dei nostri territori, la capacità di accoglienza e di elaborazione culturale hanno rappresentato una marcia in più. Questo è il vero messaggio che può partire da questo incontro, da questo festival. Guardiamo al futuro con ottimismo ma anche con la consapevolezza che è necessaria una visione forte, di prospettiva, una visione capace di ribaltare anche luoghi comuni e stereotipi che spesso hanno relegato i nostri territori a essere la zavorra d’Europa e non l’opportunità d’Europa».
IL NODO DELL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Ma a tenere banco è anche il tema dell’autonomia differenziata. «Oggi noi parliamo di rapporti globali tra continenti, di grandi reti energetiche, in Italia parliamo delle Regioni. È un discorso vecchio. Oggi abbiamo grandi scenari globali e una frammentazione dell’Italia è un grande indebolimento e, soprattutto, danneggia le aree che dovrebbero essere più dinamiche e su cui si dovrebbe investire di più – ha tenuto a sottolineare Gaetano Manfredi – La sfida è l’Europa e il Mediterraneo – ha ribadito – Parlare di autonomie regionali, di frammentazione delle competenze sull’energia, sull’industria o sui porti può essere un danno mortale per il nostro Paese.
Noi continueremo a dirlo al governo e i parlamentari dovranno agire in questa direzione. Poi c’è un grande tema: non si può parlare di autonomie se non si parla di Comuni che gestiscono i servizi di prossimità che parlano con i cittadini. Se si vuole fare una grande riforma delle autonomie, e su questo sono d’accordo, mettiamo al centro i Comuni, parliamo con i Comuni e i cittadini».
FEUROMED 2023, MANFREDI: «NAPOLI UNA NUOVA CAPITALE DEL MONDO»
Riprendendo la parola nel pomeriggio, Manfredi ha tenuto a dire con forza che «Napoli può essere una nuova capitale del mondo» grazie anche al ruolo delle università. «Nei nostri atenei si sta formando la futura classe dirigente di questo Paese, quella che sarà in grado di dare una grande svolta in ogni settore – ha sottolineato – Il rapporto tra Nord e Sud è fondamentale. Occorre guardare al futuro in logica propositiva e, soprattutto, è importante oggi guardare al Sud come una grande opportunità e non più come una zavorra di questa Italia e di questa Europa. Questa idea non è più un sogno ma una opportunità concreta».
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