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Lo sbarco di Cristoforo Colombo

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Dalla Coca-cola al Viagra, passando per le patatine fritte, il forno a microonde la scoperta dell’America e la Nutella: tutti errori giusti che hanno rivoluzionato il mondo

Quando i fischi per fiaschi suonano così bene da non sembrare degli errori, ma piuttosto degli spartiti intonati; quando non tutto il male viene per nuocere e si trova qualcosa che non si stava cercando. Secondo una leggenda indiana, i tre figli del Re di Serendip partirono in giro per il mondo senza alcuna aspettativa, ma scoprendo casualmente moltissimi tesori, conoscenze e oggetti preziosi che non stavano affatto cercando. Da lì venne la parola “Serendipità”, cioè il principio per il quale si lavora per perseguire uno scopo e se ne raggiunge uno completamente diverso da quello di partenza, qualcosa che non ci si sarebbe aspettati di realizzare.
Sappiamo bene quanto abbiano inciso le scoperte scientifiche e non sulla qualità della nostra vita nel corso dei secoli, ma possiamo davvero dire che siano state tutte frutto di un percorso lineare e studiato?

GLI ERRORI CHE HANNO RIVOLUZIONATO IL MONDO: CRISTOFORO COLOMBO E LA SCOPERTA DELL’AMERICA

In una società iper produttiva come quella che viviamo oggi, la retorica dell’errore come grande maestro e fonte di esperienza trova poco spazio. Eppure, convinto di raggiungere le Indie, Cristoforo Colombo s’imbarcò in una serie di viaggi che lo portarono alla scoperta delle terre dell’America. Volendo trovare una nuova rotta verso le Indie e avendo la Spagna finanziato il suo viaggio poiché desiderosa di espandere i propri confini e il proprio impero, Colombo partì da Palos il 3 agosto del 1492 raggiungendo, dopo diverse settimane di navigazione, le coste di quello che credeva essere un luogo molto vicino al Giappone, ma che in realtà era un continente fino ad allora sconosciuto.
Dopo la morte di Colombo fu Amerigo Vespucci a riconoscere che le terre da lui scoperte fossero quello che da lì in poi venne chiamato “America”. Nei suoi resoconti di viaggio Amerigo Vespucci descrisse e raccontò il nuovo continente e tutto il mondo seppe che le Americhe erano state scoperte per errore.

LA COCA-COLA: UN ERRORE NELLA CREAZIONE DI UN FARMACO

Vige ancora un imperscrutabile segreto sulla ricetta della Coca-Cola, ma forse non tutti sanno che la famosissima nacque grazie al dottor John Pemberton, farmacista, il cui intento era semplicemente creare un farmaco che alleviasse i dolori dei militari come lui. Studiando un modo per limitare la propria dipendenza dalla morfina, impiegata per sopportare lo strazio delle ferite riportate nella battaglia di Columbus, Pemberton combinò più volte damiana, vino dolce e zucchero finché, versando per sbaglio dell’acqua frizzante nel composto, non diede vita alla bevanda più famosa del mondo e che da allora è la protagonista assoluta di pubblicità, eventi e appuntamenti immancabili.
Vi siete mai chiesti il motivo della scritta così articolata che troneggia sulle etichette della Coca-Cola? Provate a portarne una bottiglia al vostro medico e lui sicuramente riconoscerà il tratto di un collega: la scritta “Coca-Cola” per come la conosciamo viene proprio dalla prescrizione di Pemberton.

DALL’IRA DI UNO CHEF LA NASCITA DELLE PATATINE FRITTE

Per restare in tavola, passiamo all’invenzione che più che di un errore, fu frutto quasi di un dispetto. È risaputo che la cucina sia luogo di grande creatività ed equilibrio, ma che succede quando lo Chef si inalbera?
Niente paura, nulla a che vedere con il lancio dei coltelli o del peperoncino negli occhi; è soltanto la storia di come nacquero le patatine fritte.
Si racconta che lo Chef George Crum viveva e lavorava a New York quando, nel 1853, ospitò nel proprio ristorante, il Moon Lake Lodge, un cliente particolarmente esigente che rifiutò più volte le sue patate perché non ne apprezzava la cottura. A quel punto lo Chef, dopo diversi tentativi, decise di tagliarle a fette talmente sottili che non sarebbe mai riuscito a mangiarle con la forchetta. Una volta fritte, le servì letteralmente annegandole nel sale, e incredibilmente il cliente apprezzò.

La rivendicazione di Belgio e Francia

La storia delle patatine fritte rimane comunque, come quella della Coca-Cola, in parte avvolta dal mistero, perché la loro origine è contesa anche da belgi che, non potendo friggere i pesci del fiume Mosa poiché questo d’inverno gelava, friggevano le patate tagliandole in modo da dar loro, appunto, la forma di piccoli pesci. Per contro, i francesi rivendicano l’invenzione delle patatine fritte calandole nel contesto della Rivoluzione Francese (interessante miscuglio di eventi che hanno cambiato il mondo) quando, per promuovere il prodotto delle patate in Francia, si cominciò a friggerle a tagliandole a piccoli spicchi.

GLI ERRORI CHE HANNO RIVOLUZIONATO IL MONDO: I POST-IT, LA NASCITA DOPO LA CREAZIONE DELLA COLLA SBAGLIATA

Dalle pentole alle penne e dalle cucine agli uffici: chi non ha mai utilizzato un post-it?
Adesso ne esistono anche di virtuali, grazie a diverse applicazioni che consentono di appiccicare quadratini di pixel gialli sullo schermo dei computer e che raccolgono l’eredità dei loro antenati.
Un giorno del non troppo lontano 1968 il chimico Spencer Silver tentò di trovare la formula perfetta di una colla potentissima: per errore ottenne l’esatto opposto, una colla molto debole. Ma la lampadina si accese su quello strano composto che era abbastanza forte da rimanere attaccato su una superficie e allo stesso tempo abbastanza flessibile da essere staccato senza strappi o rimasugli appiccicosi: applicando la nuova colla su un solo lato di un foglietto giallo di forma quadrata, nacque il post-it, il promemoria che già dal nome “to post it” significa “attaccalo”, metaforicamente lo intenderemmo come “tienilo a mente”. Non a caso il post-it, oltre alle mansioni di ufficio, divenne famoso anche per brevi liste della spesa attaccate al frigorifero, didascalie di fotografie legate alle vacanze estive e piccoli messaggi d’amore tenuti per ricordo nel diario una volta che la colla avesse esaurito la sua funzione.

GLI ERRORI CHE HANNO RIVOLUZIONATO IL MONDO: IL FLOP DI UN FARMACO CONTRO L’ANGINA DIVENTA IL VIAGRA

E se nel tentativo di risolvere un problema di cuore risolvessimo un problema meno romantico? È quello che si sono chiesti i ricercatori dei laboratori Pfizer cominciando a lavorare su un farmaco che aiutasse a contrastare l’angina. Nel 1991 il principio attivo chiamato “sildenafil” iniziò ad essere somministrato agli esseri umani, ma con grande delusione della squadra di ricerca, gli effetti del farmaco furono pressoché scarsi contro l’angina. In compenso si scoprì, casualmente, che poteva essere di grande aiuto contro la disfunzione erettile. Così nacque il Viagra, da un esperimento di belle speranze che avrebbe dovuto contrastare una patologia cardiaca, diventando in pochissimo tempo la “pillola blu” più famosa del mondo.

DA UNA BARRETTA DI CIOCCOLATO DIMENTICATA IN TASCA LA NASCITA DEL MICROONDE

Cuochi casalinghi e annoiati di tutti i Paesi, unitevi in un plauso unanime all’inventore del forno a microonde, il Professor Percy Spencer, che dimenticò una barretta di cioccolato in tasca mentre lavorava con gli emettitori a microonde. Capendo che le microonde potevano riscaldare se non addirittura cuocere i cibi, Spencer fece altri tentativi con i pop-corn fino a che non vide la luce Radarange, il primo esemplare di forno a microonde. Si trattava, comunque, di una imponente struttura di circa 340 chili e alta circa un metro e ottanta, quindi un prototipo comunque ancora abbastanza lontano dalla struttura snella che conosciamo oggi e compatibile con le cucine di tutto il mondo.

LA SUPERCREMA DI MICHELE FERRERO

Chi non definirebbe “super” la Nutella? Anche Michele Ferrero lo fece per qualche tempo, prima che la Nutella passasse alla storia con questo indimenticabile nome. Quando a causa dell’afa estiva i blocchi di cioccolato in fabbrica si sciolsero, Ferrero cominciò a studiare la possibilità di mettere in commercio una crema spalmabile al gusto di cioccolato e nocciola. Nacque così, per l’appunto, la “Supercrema”, diventata poi Nutella grazie al gioco di parole che associava “nut”, la nocciola in inglese, per l’appunto, al suffisso -ella, che in italiano suonava quasi come un vezzeggiativo, qualcosa di familiare. Era evidentemente il destino della Nutella diventare un elemento “di casa” in tutto il mondo, una di famiglia, il parente che non ci si annoia mai di rivedere alle feste comandate.

RONTGEN E I RAGGI X, UN NOME PROVVISIORIO DIVENUTO DEFINITIVO

La Serendipità non aspetta, quindi è indispensabile trovare un nome alle cose scoperte per caso anche solo per ricordarsi dell’estrema fortuna che si è avuta nel trovarle lungo la propria strada. Deve averlo intuito Wilhelm Rontgen, fisico tedesco che scoprì i raggi X per puro caso.
La strada di Rontgen sembrava segnata dal principio a diventare memorabile: espulso da scuola per essere stato (ingiustamente) ritenuto responsabile della caricatura di un professore, al secondo tentativo di conseguire il diploma fallì nuovamente – nella commissione d’esame vi era uno dei docenti che aveva contribuito alla sua espulsione. Riuscì comunque a frequentare l’università da esterno, iniziando a studiare i raggi catodici. Scoprì poco più avanti che alcuni raggi di luce fuoriuscivano dai tubi di Crookes (antenati dei tubi catodici delle televisioni) e, provando l’esperimento in una stanza completamente buia, notò che una lastra fluorescente cominciava ad illuminarsi. Non sapendo che nome dare a quei raggi, tentò di ricordarsi di loro chiamandoli semplicemente “raggi X”. Il nome, da provvisorio, divenne definitivo. In alternativa, li si può ricordare come Raggi Rontgen, dal nome del loro scopritore.

Tutti questi sono errori che hanno rivoluzionato il mondo. Accade così che l’errore è da rivalutare. Una breve e a tratti curiosa lezione su come gli sbagli non vadano demonizzati o sottovalutati, perché dietro una miscela errata o un vecchio strumento da buttare possono celarsi nuove frontiere per l’umanità. Dalle patatine fritte ai raggi X passando per la scoperta dell’America, emerge che tutto ciò che conta è il tentativo, indipendentemente dal risultato. “Punta alla luna”, dicevano, “mal che vada avrai viaggiato tra le stelle”.
Per molte di queste storie non saranno state stelle né luna, ma dobbiamo ammettere che la scoperta della Nutella è un obiettivo che si avvicina non poco alla magnificenza degli astri.


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