Illustrazione di Roberto Melis
2 minuti per la letturaL’aggettivo “Gattopardesco” è stato consegnato alla lingua italiana dal celebre romanzo di Tomasi di Lampedusa e viene spesso utilizzato per indicare un immobilismo strumentale ad una casta per mantenere privilegi laddove si annida il potere. «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» è uno dei passaggi de “Il Gattopardo” al quale si riferisce questa mentalità; nel romanzo il concetto viene ripreso più volte per sottolineare come le innovazioni possano andare bene al “sistema”, a patto che rimangano teoriche. Questo però non deve essere un alibi per soffocare lo sviluppo delle innovazioni che, almeno nelle intenzioni del Governo, sembra aver subito un’accelerazione. Purtroppo ancor oggi si tende a coltivare la certezza che al Sud non cambierà mai nulla, spingendo ad un inevitabile abbandono dei territori del Mezzogiorno da parte dei più giovani, mortificando quel progresso che però oggi sembra essere davvero alla portata di molti.
Il Sud Italia è un territorio sul quale pesano gravi ritardi causati da clientele, criminalità e inadeguatezza delle classi dirigenti, ma al tempo stesso mantiene immense opportunità. Analizziamo quello che è accaduto in quest’ultimo anno nefasto. Gli Italiani, costretti a casa dall’emergenza da Covid-19, si sono immersi in un profondo training tecnologico dove nonni, genitori, figli e nipoti hanno accelerato la conoscenza dei nuovi strumenti digitali. La rete web si è consacrata fonte inesauribile d’ispirazione guidata da tutorial e blog, ricchi di contenuti che riportano a contatti con persone di tutto il mondo. Se a questo affianchiamo lo sviluppo traguardato dalla quarta rivoluzione industriale si evidenzia come sia oggi ancor più semplice accedere a tecnologie abilitanti sempre meno costose e di facile utilizzo.
Abbiamo dunque a disposizione i mezzi che facilitano il tentativo di poter realizzare esempi utili a trainare l’azione per coinvolgere i nostri anziani, detentori dei saperi propri del Made in Italy, con le nuove generazioni, più a loro agio con il mondo tecnologico. La prossima programmazione europea ed il Recovery fund possono essere il carburante per alimentare un nuovo paradigma del fare. Questa ricchezza è oggi disponibile al nord come al sud, ma da Napoli a Palermo i giovani sono ancora costretti a segnare sul calendario una data di partenza, per soddisfare altrove le proprie ambizioni professionali.
L’azione di una larga fetta di cittadini, oggi più che mai, deve chiamare alle proprie responsabilità il mondo politico e burocratico che deve uscire rapidamente da aree di comfort gattopardesche, che per troppi decenni hanno mortificato il dinamismo creativo degli uomini del Sud.
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