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Nella settimana dal 27 gennaio al 2 febbraio si registra un miglioramento dei parametri pandemici rispetto alla diffusione del Covid in Italia
ROMA – Nella settimana tra il 27 gennaio e il 2 febbraio, in Italia, si registrano 33.042 nuovi casi positivi di coronavirus Covid 19 con una variazione di -13,4% rispetto alla settimana precedente, quando furono 38.168.
Sono stati 439 i deceduti, con una variazione di +27,2% rispetto alla settimana precedente, quando furono 345. Si fermano a 595.539 i tamponi effettuati con una variazione di -2,2% rispetto alla settimana precedente, quando furono 608.732. Il tasso di positività è del 5,5%, con una variazione di -0,8% rispetto alla settimana precedente, quando fu del 6,3%. I dati sono forniti dal Ministero della Salute.
Continuano, quindi, a scendere secondo quanto rivela il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, tutti gli indicatori della presenza del Covid in Italia.
In calo anche l’incidenza settimanale a livello nazionale: 58 ogni 100.000 abitanti (27/01/2023 -02/02/2023) rispetto a 65 ogni 100.000 abitanti della scorsa settimana. Nel periodo 11 -24 gennaio 2023, l’Rt è stato pari a 0,68, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (era 0,73) e sotto la soglia epidemica.
CORONAVIRUS, LA MAPPA DEL CONTAGIO IN ITALIA
L’occupazione in terapia intensiva è in calo al 1,8% (al 2 febbraio) rispetto al 2,1% del 26 gennaio) e le aree mediche scendono al 5,8% (al 02 febbraio) rispetto al 6,4%.
Solo la provincia autonoma di Bolzano è classificata a rischio alto ai sensi del DM del 30 aprile 2020, per “molteplici allerte di resilienza” secondo le tabelle che ANSA ha potuto visionare del monitoraggio settimana Iss-Ministero della Salute. Due sono invece le regioni a rischio moderato e sono la Puglia e la Toscana. Le altre diciotto sono classificate a rischio basso. Dieci Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Sei Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
Continua l’incremento, sebbene moderato, nella proporzione di sequenziamenti di contagi legati ai sotto-lignaggi CH.1.1 chiamato Orthrus (2,2% rispetto al 0,6% del precedente bollettino) e XBB.1.5 noto come Kraken (1,1% rispetto allo 0,05%). Secondo l’ultimo bollettino varianti dell’Iss nelle ultime 6 settimane (19 dicembre 2022 – 29 gennaio 2023) Omicron rappresenta la quasi totalità (99,97%) dei sequenziamenti. Il restante 0,03% è da attribuire ad un ricombinante Delta/Omicron. BA.5 è predominante (87,0%), con 138 differenti sotto-lignaggi. Tra questi, BQ.1.1 ha raggiunto il 38,9% (era 30,8% del precedente rapporto).
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